Tre step per uscire dall’emergenza Covid-19

Il numero uno della delegazione dei professionisti laziali lancia tre proposte per la fase 2. «Fondi europei per abbattere i tassi d’interesse; sburocratizzare le procedure; più sicurezza su mobilità e trasporti» «Sfruttare i fondi europei per abbattere, fino ad azzerare, a livello regionale i tassi d’interesse delle misure di sostegno finanziario garantite dello Stato, che
Il numero uno della delegazione dei professionisti laziali lancia tre proposte per la fase 2. «Fondi europei per abbattere i tassi d’interesse; sburocratizzare le procedure; più sicurezza su mobilità e trasporti»

«Sfruttare i fondi europei per abbattere, fino ad azzerare, a livello regionale i tassi d’interesse delle misure di sostegno finanziario garantite dello Stato, che altrimenti graverebbero su imprese e studi professionali. Meno burocrazia, a cominciare dalle procedure sugli ammortizzatori sociali. E ripartire dalla sicurezza della mobilità e dei trasporti per i lavoratori, moltissimi pendolari su Roma, in modo da arrivare preparati alla  riapertura delle attività produttive». Sono i tre step indicati da Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, presentati oggi al Tavolo di concertazione: “Progettare e costruire il futuro del Lazio”, convocato in videoconferenza dal presidente della Regione Nicola Zingaretti e dal vicepresidente Daniele Leodori.

 

«Ringraziamo il Presidente Zingaretti per aver avviato la pianificazione della fase due coinvolgendo direttamente le parti sociali della regione Lazio», ha commentato Dili. «In questa fase è fondamentale condividere le soluzioni per superare la crisi varando misure utili a traghettare imprese e professionisti della Regione fuori dall’emergenza. In un contesto così straordinario», ha concluso Dili, «occorre ripensare integralmente gli strumenti utilizzati fino a oggi, ideando soluzioni innovative e superando i limiti di una burocrazia che non ci possiamo più permettere. Un impegno in tal senso è ormai ineludibile».