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Proroga scadenze fiscali, il comunicato delle associazioni di categoria

Riportiamo il comunicato congiunto di ADC-AIDC-ANC-UNGDCEC

Purtroppo anche oggi, al limite di una scadenza importante e complessa, l’area riservata dell’Agenzia delle Entrate ha evidenziato rallentamenti e blocchi.

Solitamente non ci interessano le proroghe last-minute, perché vorremmo semplicemente lavorare – per tempo – per i nostri clienti e per il buon andamento dell’amministrazione di questo Paese, senza dover lottare ogni volta con malfunzionamenti di ogni genere. Di certo le proroghe non sono la soluzione al problema, ma solo uno spostamento in avanti, come è avvenuto per lo spostamento al 30/11, termine ultimo per l’invio delle dichiarazioni relative all’anno 2021.

Ci sono oggi migliaia di commercialisti bloccati nello svolgimento del proprio lavoro a causa dell’impossibilità di accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate. Ci si chiede allora il senso delle innumerevoli campagne di comunicazione, alle quali abbiamo assistito, sulla titanica impresa dell’amministrazione finanziaria per la completa digitalizzazione e dei processi di trasmissione dei dati. Ma tutto, sempre e inevitabilmente, crolla sempre a pochi giorni dalle scadenze, e le macerie ricoprono le nostre scrivanie.

Siamo andati ben oltre. Non è più un problema di poca riconoscenza da parte della stessa Agenzia delle Entrate ma soprattutto dei legislatori alla nostra funzione quanto mai imprescindibile nell’attuale scenario. Non è più un problema di centinaia di dichiarazioni con migliaia di quadri, righi, sempre più complessi che evidentemente legislatori e Agenzia delle Entrate fanno finta di non vedere. Non sono più un problema le 52 scadenze previste per il 30/11 p.v. come indicate nel sito dell’Agenzia che già rappresenterebbero un valido motivo di disappunto, di frustrazione, di delusione, sentimenti derivanti dal fatto che anche in questo caso constatiamo che la compliance è a senso unico. No. Non è più quello il punto.

Per tali ragioni siamo costretti, nostro malgrado, a chiedere una proroga, perché non ci è permesso di adempiere causa malfunzionamento dello strumento (da giorni). Una proroga quindi che permetta il corretto completamento di tutti gli adempimenti.

Una proroga non perché NOI arriviamo in ritardo o all’ultimo (anzi), una semplice proroga perché in ritardo siete voi: programmi, ambiente, istruzioni e controlli dovrebbero essere perfetti sin dal primo giorno dell’anno fiscale.

Questo è un fatto. Al 28 ancora non erano corretti i controlli.

Comunicazione ADC – AIDC – ANC – UNGDCEC