A luglio partite Iva in calo (-8,4%)

Secondo i dati del ministero dell’Economia ne sono state aperte 37.512. In controtendenza la Basilicata con un incremento del 129% Nel mese di luglio aperte meno partite Iva rispetto allo scorso anno. In confronto al mese di luglio 2015, il ministero dell’Economia ha infatti registrato una flessione dell’8,4% (37.512 le nuove partite Iva) La distribuzione
Secondo i dati del ministero dell’Economia ne sono state aperte 37.512. In controtendenza la Basilicata con un incremento del 129%

Nel mese di luglio aperte meno partite Iva rispetto allo scorso anno. In confronto al mese di luglio 2015, il ministero dell’Economia ha infatti registrato una flessione dell’8,4% (37.512 le nuove partite Iva)

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 68,4% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche; il 25,5% dalle società di capitali, il 5,2% dalle società di persone. La percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,9%. Rispetto al mese di luglio 2015 si rileva un calo del 13,6% di aperture per le società di persone, mentre per le società di capitali il calo è stato dell’8,8% e per le persone fisiche del 7,6%.

Riguardo alla ripartizione territoriale, i dati ministeriali rivelano che il 42,7% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 23% al Centro ed il 34,2% al Sud e Isole. Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, la Basilicata presenta un incremento di avviamenti consistente (+129,2%), principalmente concentrato nel settore dell’agricoltura e riferito a soggetti giovani. Significative flessioni si registrano invece in Valle d’Aosta (-36,5%) e nelle Province Autonome di Trento (-20,3%) e di Bolzano (-19,4%).

In base alla classificazione per settore produttivo il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (22,2% del totale), seguito dalle attività professionali (13%) e dall’agricoltura (9,3%). Confrontando i dati con le aperture del mese di luglio 2015, si registrano incrementi nella sanità (+20,5%) e nell’agricoltura (+8%); si segnalano invece cali di avviamento nei servizi informativi (-21,8%), nel commercio (-17,3%, che nonostante il calo resta il settore con un maggior numero totale di aperture) e nei servizi alle imprese (-14,1%).

Relativamente alle persone fisiche, il 48,4% degli avviamenti è riferito ai giovani fino a 35 anni e circa il 33% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, la distribuzione per classi di età evidenzia un generale calo di aperture e, in particolare, per la classe di età tra i 36-50 anni (-12,7%).

Infine, secondi i dati forniti dal ministero, i soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 12.177, pari a circa il 32% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.