Lanzarin: Professioni fondamentali anche nella lotta al Covid-19

In vista delle elezioni regionali, la delegazione guidata da Roberto Sartore ha incontrato l’assessore alla Sanità del Veneto Confprofessioni Veneto sta incontrando nella sede di Vicenza alcuni esponenti politici in vista delle elezioni regionali. Lo scorso 14 settembre è stata la volta di Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, la rappresentante di
In vista delle elezioni regionali, la delegazione guidata da Roberto Sartore ha incontrato l’assessore alla Sanità del Veneto

Confprofessioni Veneto sta incontrando nella sede di Vicenza alcuni esponenti politici in vista delle elezioni regionali.

Lo scorso 14 settembre è stata la volta di Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, la rappresentante di Palazzo Balbi che ha in mano la gran parte del bilancio regionale.

Presenti circa una quarantina di professionisti, in rappresentanza delle 20 associazioni sindacali di categoria e delle 5 aree di interesse. E in particolare i quelli dell’area sanità e salute (le associazioni dei medici, pediatri, dentisti, psicologi liberi professionisti).

L’assessore Lanzarin ha sottolineato come sia stato importante l’apporto del mondo professionale nella lotta contro il covi-19 e di quanto sia importante per l’economia del Veneto che i professionisti siano presenti nella ripresa dopo la crisi. A fare gli onori di casa il presidente nazionale di Confprofessioni, il vicentino Gaetano Stella, e il presidente regionale, il veneziano Roberto Sartore.

“L’emergenza coronavirus ci ha insegnato che dobbiamo valorizzare il territorio – ha affermato l’Assessore – e quanto sia importante integrare gli ospedali con il territorio”

“E’ proprio qui, sul territorio – ha proseguito Lanzarin -, che le professioni diventano fondamentali: dai medici di famiglia ai pediatri di libera scelta ai dentisti”.

 

“Questi professionisti già oggi hanno un ruolo fondamentale per la presa in carico di persone fragili e croniche – ha continuato – . E le loro saranno posizioni strategiche in vista dell’autunno quando l’arrivo dei virus influenzali si sovrapporranno a quello del coronavirus”.

“Abbiamo superato la fase critica della pandemia, – ha sottolineato –  ma l’emergenza non è finita. Dovremo imparare a convivere con il Covid-19, anche se non sarà più possibile un lockdown come quello che abbiamo vissuto: dal punto di vista economico per il Veneto sarebbe deleterio”.

 

Inoltre l’assessore Lanzarin ha accennato anche al problema occupazionale in campo sanitario: in Veneto mancano medici (in parte), infermieri e operatori sociosanitari e si dovrà lavorare assieme per colmare questo gap tra l’Università, Regione e categorie professionali.

 

Da parte loro i professionisti si sono lamentati con l’assessore di alcune scelte nazionali penalizzanti dal punto di vista burocratico riguardanti il welfare sia per i dipendenti, sia per gli stessi professionisti titolari e sia per i loro collaboratori.

Il Veneto ha riconosciuto la Confprofessioni come parte sociale nel 1999 ben tre anni prima dello Stato. Ma – lamentano a Confprofessioni – non viene riconosciuto con il giusto peso lo stato imprenditoriale dello studio professionale: “anche noi abbiamo dipendenti – dicono a Confprofessioni –  e vorremmo avere i vantaggi delle aziende”.

 

Guarda l’intervista a margine dell’incontro.