L’innovazione digitale parte dalla Campania

Un viaggio nella «fabbrica dell’innovazione» per i professionisti: la prospettiva secondo Francesco Mazzella (Confprofessioni). L’intervista del CorrieredelMezzogiorno.it per la rubrica “Atlante Digitale” di Claudio Calveri e Diego Nuzzo 29 febbraio 2020      La Campania gioca un ruolo importante nell’evoluzione digitale delle professioni private e dell’economia della conoscenza italiana. Se il piano generale Industria 4.0 (oggi Impresa
Un viaggio nella «fabbrica dell’innovazione» per i professionisti: la prospettiva secondo Francesco Mazzella (Confprofessioni). L’intervista del CorrieredelMezzogiorno.it per la rubrica “Atlante Digitale”

di Claudio Calveri e Diego Nuzzo

29 febbraio 2020 

 

 

La Campania gioca un ruolo importante nell’evoluzione digitale delle professioni private e dell’economia della conoscenza italiana. Se il piano generale Industria 4.0 (oggi Impresa 4.0) fissa le linee guida e i principi per l’adeguamento delle imprese alle esigenze di mercato, negli ultimi anni sono molti gli esempi di innovazione che le organizzazioni regionali offrono ai liberi professionisti, favorendo la maturazione di Soft Skills (le competenze definite essenziali dal World Economic Forum per affrontare il nuovo contesto economico) e l’adozione di strumenti tecnologici di facilitazione del lavoro.

 

I progetti digitali a sostegno della professione forense

Un esempio significativo è offerto da uno dei primi progetti realizzati a livello nazionale dall’Associazione Nazionale Forense Napoli in risposta ad un bando della Cassa Forense del 2018, MatchingPro. Si tratta del “portale al servizio dei diritti del cittadino”, una community digitale di diffusione di contenuti tecnici relativi alle professioni, con informazioni e approfondimenti legali, fiscali e finanziarie a disposizione del pubblico. In effetti è un luogo virtuale nel quale i cittadini possono incontrare e scoprire professionisti sulla base delle competenze tecniche e della visione professionale di ciascuno. Altro progetto rilevante della medesima associazione l’app Smart Legal, che – in lavorazione dal 2019 – sarà presentata ufficialmente al pubblico nelle prossime settimane. Lo strumento offre gratuitamente ai legali una serie di servizi utili a gestire i tempi dell’attività processuale, riducendo i costi che ricadrebbero sugli assistiti. Anche in questo caso il progetto digitale è tra i primi in Italia a prendere una forma compiuta tra quelli previsti dal programma promosso dalla Cassa Forense.

 

Il circuito della formazione

Se proprio dall’ANF Napoli è partito il programma di formazione e aggiornamento professionale Avvocato 4.0, format dedicato proprio ai temi dell’evoluzione professionale ai tempi del digitale, unicum in Italia e replicato in oltre 10 appuntamenti in tutta Italia, anche Confprofessioni Campania, Delegazione Regionale di Confprofessioni, Confederazione Italiana Libere Professioni, ha organizzato un circuito di attività formative gratuite – finanziate dal fondo paritetico “Fondo Professioni” – rivolte ai dipendenti di studi professionali per sviluppare e far accrescere le competenze digitali necessarie al miglioramento delle prestazioni a servizio del cittadino su temi essenziali come la digital transformation, la compliance, la privacy, l’antiriciclaggio, la gestione economica dello studio professionale, la cybersicurezza.

 

Francesco Mazzella, prospettive sull’innovazione

Membro del direttivo di ANF Napoli (e del gruppo di progetto delle iniziative digitali insieme al Segretario del Sindacato Forense di Napoli, Federica Mariottino) e Presidente di Confprofessioni Campania, Francesco Mazzella, avvocato, è probabilmente la figura più adatta a raccontare il percorso di innovazione professionale guidato dalle organizzazioni di settore a livello locale e nazionale.

 

«La prospettiva comune delle diverse associazioni è quella di offrire un supporto concreto ai professionisti nell’affrontare le nuove sfide connesse al cambio di paradigma che il digitale impone, non solo a tutela della propria professionalità, ma anche a garanzia della qualità e dell’efficacia del servizio da offrire agli utenti di settori delicati come quello legale e finanziario. Due momenti importanti si sono tenuti rispettivamente nel maggio 2018, quando al Congresso Nazionale dell’ANF si è svolta una tavola rotonda sull’innovazione dove insieme a Gigi Pansini, Segretario Nazionale dell’associazione, è intervenuto anche Walter Militi, il Vicepresidente Cassa Forense, e nel dicembre dell’anno 2019, al Meeting sempre organizzato dall’ANF, , tenutosi presso il Museo MAXXI di Roma, dove sono state condivise le esperienze maturate, dalle LAW FIRM italiane, dall’utilizzo di applicazioni di intelligenza artificiale in ambito forense. Di recente, poi, Confprofessioni ha lanciato una nuova applicazione BeProf, interamente dedicata ai liberi professionisti, che racchiude in un’unica App strumenti e servizi utili allo svolgimento dell’attività professionale. Stiamo seguendo un percorso che ha portato alla realizzazione dei progetti di digitalizzazione e di aggiornamento professionale indicati e che vorremmo implementare con l’accesso ai Fondi Strutturali Europei, previsti per la cd. autoimprenditorialità. Abbiamo raccontato il nostro percorso anche in un evento presso il Cnel, organizzato nel corso progetto “dialogo sociale” finanziato dalla Commissione Europea, che vedeva la Confederazione, guidata da Gaetano Stella, come partner capofila ed aveva, proprio, la finalità di approfondire il cambiamento che lo sviluppo tecnologico sta producendo negli studi professionali. La strada è quella giusta, è indispensabile non abbandonare il percorso».