A giugno oltre 38 mila nuove partite Iva

In calo dello 0,7% rispetto al corrispondente mese del 2016. Aumentano le società di capitali (+7%). Il 47% delle aperture è attribuibile ad under 35. Crescono le adesioni al nuovo regime forfetario Sono 38.466 le nuove partite Iva aperte nello scorso mese di giugno, con un calo dello 0,7% rispetto al corrispondente mese del 2016.
In calo dello 0,7% rispetto al corrispondente mese del 2016. Aumentano le società di capitali (+7%). Il 47% delle aperture è attribuibile ad under 35. Crescono le adesioni al nuovo regime forfetario

Sono 38.466 le nuove partite Iva aperte nello scorso mese di giugno, con un calo dello 0,7% rispetto al corrispondente mese del 2016. Il 69,2% del totale è stato aperto da persone fisiche, il 25,5% da società di capitali, mentre, il 4,3% da società di persone. Rispetto al giugno 2016, le società di capitali sono le uniche ad aver registrato un incremento (+7%). Sono i dati dell’Osservatorio sulle partite Iva, diffuso lo scorso 10 agosto dal ministero dell’Economia.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,3% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,7% al Centro ed il 34,7% al Sud e Isole. Il confronto con il corrispondente mese dell’anno scorso evidenzia gli aumenti più cospicui in Valle d’Aosta (+13,3%), Liguria (+7,9%) e nella provincia autonoma di Bolzano (+7,2%); le flessioni più marcate si registrano in Basilicata (- 30,8%), Molise (-13,6%) e Calabria (-10,5%).

Secondo il Mef, la classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio registra il maggior numero di aperture di partite Iva (20,9% del totale), seguito dalle attività professionali (14,2%) e dalle attività di alloggio e ristorazione (9,1%). Analizzando i settori principali, gli incrementi più significativi, rispetto al giugno 2016, si rilevano nei trasporti (+14,1%), attività immobiliari (+10,5%) e nella sanità (+10,2%); mentre i cali più rilevanti si registrano nell’agricoltura (-15,3%), nel commercio (-8,3%) e nei servizi residuali (-1%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 62,2% delle partite Iva aperte da soggetti di sesso maschile. Il 47% delle aperture è attribuibile ai giovani fino a 35 anni di età e il 33,3% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al giugno dello scorso anno emerge una flessione di aperture in tutte le classi di età, più significativa nella classe più anziana (- 7%), ma con l’eccezione della classe 51-65 anni (+2,3%).

Infine, a giugno, 14.208 soggetti hanno aderito al nuovo regime forfetario (circa il 37% del totale delle nuove aperture), con un aumento dell’ 8,3% in confronto al corrispondente mese dell’anno scorso.