A che punto siamo con le linee d’azione per le libere professioni?

I gruppi Popolari, Socialista e Verdi, attraverso i parlamentari Antonio Tajani, Vice Presidente del Parlamento, Andreas Schwab, EvelyneGebhardt, Dita Charanzová e Reinhard Bütikofer hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea Quali sono le iniziative legislative o non legislative concernenti le libere professioni in generale che è possibile attendersi per i prossimi anni? A sollevare l’interrogativo sono
I gruppi Popolari, Socialista e Verdi, attraverso i parlamentari Antonio Tajani, Vice Presidente del Parlamento, Andreas Schwab, EvelyneGebhardt, Dita Charanzová e Reinhard Bütikofer hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea

Quali sono le iniziative legislative o non legislative concernenti le libere professioni in generale che è possibile attendersi per i prossimi anni? A sollevare l’interrogativo sono stati i gruppi Popolari, Socialista e Verdi, attraverso i parlamentari Antonio Tajani, Vice Presidente del Parlamento, Andreas Schwab, EvelyneGebhardt, Dita Charanzová e Reinhard Bütikofer. Lo scorso 24 giugno, infatti, è stata presentata un’interrogazione alla Commissione europea, per capire che cosa sta facendo Bruxelles per dare seguito delle linee d’azione per rafforzare l’attività delle libere professioni.

“Le libere professioni si caratterizzano per offrire servizi personali, indipendenti e intellettuali e richiedono qualifiche professionali di elevato livello per favorire gli interessi del cliente e del pubblico» hanno scritto gli europarlamentari. Secondo la Commissione tali professioni contribuiscono significativamente all’economia dell’UE: apportano vantaggi alla società perché si pongono al servizio degli interessi pubblici in settori quali la sanità, la giustizia e la sicurezza, veicolano l’innovazione e l’occupazione e fungono, quindi, da strumenti importanti per promuovere la ripresa dalle crisi economiche e sociali che attanagliano molti Stati membri. Il quadro normativo europeo che disciplina le libere professioni è soggetto a una regolamentazione e una supervisione professionali specifiche da parte di organismi professionali a livello nazionale e comprende la direttiva 2013/55/UE sulle qualifiche professionali e la direttiva 2006/123/CE sui servizi. Negli ultimi anni la Commissione ha riconosciuto pienamente il potenziale imprenditoriale della libere professioni. Analogamente, il Parlamento ne sottolinea e riconosce da sempre l’importanza fondamentale”.

“Nell’ambito del piano d’azione Imprenditorialità 2020 – ha sottolineato il vicepresidente del Parlamento Ue, Tajani –  nel 2014 è stato istituito un gruppo di lavoro denominato “Bolstering the Business of Liberal Professions” (Rafforzamento dell’attività delle libere professioni), il cui scopo è esaminare le esigenze specifiche dei liberi professionisti, come ad esempio la semplificazione, l’internazionalizzazione e l’accesso ai finanziamenti. In occasione della conferenza sulle libere professioni del 9 aprile 2014 il gruppo di lavoro ha presentato le seguenti linee d’azione: 1) istruzione e formazione all’imprenditorialità; 2) accesso ai mercati; 3) accesso ai finanziamenti; 4) riduzione degli oneri normativi e 5) rafforzamento della rappresentazione e della partecipazione a livello europeo”.

“Alla luce di quanto precede, può la Commissione spiegare quali saranno le fasi successive per quanto concerne le attività del gruppo di lavoro e le linee d’azione presentate? Esiste una tabella di marcia per l’attuazione di queste ultime?” si chiedono i gruppi interpellanti. “Stando al gruppo di lavoro, è opportuno pianificare una maggiore integrazione delle libere professioni nei lavori della Commissione. Può la Commissione spiegare in che modo intende adoperarsi in tal senso? Nel frattempo la Commissione ha avviato la mappatura delle professioni regolamentate e della mobilità dei professionisti negli Stati membri. In che modo valuta la situazione attuale?”