Pilastro europeo dei diritti sociali, la Dichiarazione di La Hulpe

Il documento programmatico verrà firmato il prossimo 16 aprile dalla Presidente del Parlamento europeo

La Dichiarazione di La Hulpe è il risultato di una serie di dibattiti, discussioni e sessioni di redazione che hanno coinvolto anche tutti gli Stati membri, iniziati già nel 2023. L’obiettivo era quello di identificare le sfide e le potenziali priorità politiche future per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali.

La commissione EMPL è stata pertanto incaricata di preparare il contributo alla bozza di Dichiarazione a nome del Parlamento e ha condiviso la posizione del PE sotto forma di lettera nel febbraio 2024. Ha sottolineato che è necessaria un’Europa sociale forte, adatta ad affrontare le sfide sociali, ambientali, economiche e politiche che l’UE si trova ad affrontare oggi. Infatti, un ulteriore sviluppo dell’Unione sociale è necessario per garantire un’Europa sostenibile, equa e inclusiva, in cui i diritti sociali siano pienamente protetti e salvaguardati almeno allo stesso livello degli standard economici e ambientali. A tal fine, è necessario adottare misure per rafforzare il ruolo del Pilastro europeo dei diritti sociali e ancorare i suoi obiettivi principali nella legislazione dell’UE.

La commissione EMPL ha chiesto in particolare alla Presidenza belga di inserire nel documento le seguenti integrazioni 1) garantire posti di lavoro di qualità e condizioni di lavoro eque, 2) affrontare le sfide della digitalizzazione, 3) migliorare la mobilità equa e 4) dotare i lavoratori di competenze orientate al futuro.

Durante la Conferenza di La Hulpe del 16 aprile 2024, la Presidenza belga intende firmare una dichiarazione interistituzionale sulla futura agenda sociale, insieme al Parlamento europeo, alla Commissione europea, al Comitato economico e sociale europeo, alle parti sociali europee e alla Piattaforma sociale.

La dichiarazione sarà firmata per il Parlamento europeo dalla Presidente del PE Roberta Metsola e si rifletterà nelle conclusioni del Consiglio europeo di aprile e successivamente nell’agenda strategica dell’UE 2024-2029.

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