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Personal Branding: perché è così importante per il professionista

Rocco Chizzoniti, Psicologo-psicoterapeuta PLP.

In questa epoca digitale dove per qualsiasi cosa prendiamo in mano il telefonino per fare una ricerca e trovare ciò che ci interessa, anche il professionista passa da questo processo di selezione e la sua assenza viene pagata anche cara.

Perché? Perché se il mercato è saturo ciò che resta da fare è distinguersi dalla massa o, meglio, dalla concorrenza.

La Psicologia ce lo insegna, ci spiega quanto sia importante ritagliarsi il proprio spazio nella mente delle persone e sui mezzi a disposizione, per vari motivi.

Il Personal Branding per un professionista non è altro infatti che la promozione del proprio marchio personale, ossia di sé stesso.

Né più, né meno.

Se cerchi un Avvocato come fai a sceglierlo fra i tanti su piazza? Andrai ad approfondire competenze ed esperienze.

Ma perché approfondirai uno piuttosto che un altro?

Perché quell’ “uno” evidentemente ti ha, sul momento, colpito di più catturando la tua attenzione. Come avrà fatto? Probabilmente avrà costruito un buon Personal Branding.

Avrà quindi lavorato bene nel veicolare il proprio nome e cognome, affiancandolo con una chiara e inequivocabile comunicazione sulle proprie aree di pratica, con informazioni dettagliate circa la propria esperienza e servizi.

Tutti aspetti che sembrano banali ma in realtà vengono di sovente sottovalutati o poco coltivati dai professionisti.

Quindi per iniziare a capire se il proprio Personal Branding è efficace bisogna chiedersi prima di tutto se si è

presenti:

  1. Hai un sito internet?
  2. Hai un canale social?
  3. Hai una pagina su Google My Business?

Se hai risposto “no” a tutte e tre corri ai ripari, se hai almeno un canale miglioralo, potenzialo e contempla appena possibile anche gli altri due.