Violazione della direttiva sulle qualifiche professionali: la Commissione europea interviene

Si tratta di una procedura di infrazione per garantire ai professionisti di beneficiare a pieno del mercato unico per i servizi La Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione riguardante la non conformità della Direttiva 2005/36/UE, modificata dalla direttiva 2013/55/UE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali con l’obiettivo di garantire la corretta attuazione delle
Si tratta di una procedura di infrazione per garantire ai professionisti di beneficiare a pieno del mercato unico per i servizi

La Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione riguardante la non conformità della Direttiva 2005/36/UE, modificata dalla direttiva 2013/55/UE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali con l’obiettivo di garantire la corretta attuazione delle norme dell’UE in materia di servizi e qualifiche professionali.

 

La Commissione ha inviato 31 lettere di costituzione in mora e una lettera complementare di messa in mora, oltre a due pareri motivati, affrontando diverse restrizioni nei settori dei servizi. Le lettere di costituzione in mora sono state rivolte a 27 Stati membri (tutti tranne la Danimarca) per non conformità della loro legislazione e pratica legale con le norme dell’UE sul riconoscimento delle qualifiche professionali e il corrispondente accesso alle attività; un parere motivato a Cipro e una lettera di messa in mora al Portogallo riguardo alle loro norme specifiche relative all’accesso alle attività di ingegneri e architetti; una lettera complementare di messa in mora alla Croazia relativa alle restrizioni per gli avvocati a fornire servizi multidisciplinari, restrizioni pubblicitarie e limitazioni al diritto di praticare; due lettere di costituzione in mora alla Francia e alla Polonia e un parere motivato all’Irlanda relativo alle restrizioni alla pubblicità sulla libera circolazione dei servizi in violazione delle norme dell’UE; e una lettera di messa in mora al Belgio in merito alla procedura di autorizzazione e ai requisiti generali che la regione di Bruxelles applica ai fornitori di servizi di alloggio turistico.

 

Gli Stati membri hanno due mesi per rispondere agli argomenti sollevati dalla Commissione; in caso contrario, la Commissione può decidere di procedere con la procedura di infrazione.

 

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