Vertice di Goteborg, Gentiloni: Al centro il dialogo sociale

Il primo ministro italiano tra i partecipanti al Summit sociale dello scorso 17 novembre. Tra i temi affrontati, crescita economia ed occupazione nell’UE Lo scorso 17 novembre il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni ha presenziato al summit sociale dei capi di stato e di governo Ue che si è tenuto a Göteborg, in Svezia. Durante
Il primo ministro italiano tra i partecipanti al Summit sociale dello scorso 17 novembre. Tra i temi affrontati, crescita economia ed occupazione nell’UE

Lo scorso 17 novembre il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni ha presenziato al summit sociale dei capi di stato e di governo Ue che si è tenuto a Göteborg, in Svezia. Durante il vertice si è discusso del futuro del lavoro in Europa per trovare soluzioni condivise e garantire un’occupazione equa e dignitosa per tutti, fissando così i principi dell’economia sociale nel mercato dell’Unione.

 

Presenti vari esponenti delle istituzioni europee tra cui il Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, e quello del Parlamento europeo, Antonio Tajani, oltre ad alcuni rappresentanti sindacali del mondo imprenditoriale e organizzazioni della società civile.

 

Il premier italiano ha partecipato alla sessione dedicata alla “promozione di un’occupazione e condizioni di lavoro eque,” sottolineando l’importanza del dialogo sociale. Ha quindi espresso la necessità di tener conto delle sfide attuali che riguardano mercato del lavoro e modelli di welfare europei, indicando tra le principali la crisi economica, di cui si continuano ad avvertire gli effetti, e la rivoluzione tecnologica. Per conseguire l’equità in ambito lavorativo ha indicato alcuni elementi indispensabili tra cui: lo sviluppo di una politica volta alla crescita economica; una riflessione seria e condivisa con i partner internazionali sul tema del dumping sociale, inevitabile in uno scenario di concorrenza globale; il rafforzamento, dei programmi di formazione e istruzione, non solo per i giovani; una seria discussione in materia di equilibrio intergenerazionale nel mercato del lavoro.

 

I partecipanti al panel, di diversa provenienza geografica, hanno affrontato vari aspetti delle politiche occupazionali e sociali europee. Alla presentazione delle politiche in vigore nei diversi paesi si sono aggiunti scambi di opinioni sulla promozione dell’innovazione e delle competenze, la convergenza tra politica economica e sociale e le misure di protezione sociali a favore di specifiche categorie, in particolare giovani e donne. Si tratta di questioni che meritano prioritaria e un impegno deciso per evitare la frammentazione sociale e prepararsi adeguatamente agli scenari futuri.

 

A margine del Summit i rappresentanti delle istituzioni europee hanno firmato e proclamato congiuntamente il Pilastro europeo dei diritti sociali, presentato dalla Commissione europea lo scorso 26 aprile.