Venerdì culturale: L’oro nero che veniva dal mare

Appuntamento nella sede Fidaf di Roma per un incontro di approfondimento sul commercio e l’utilizzo dell’ossidiana nell’epoca preistorica. Il comunicato Fidaf L’ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava, sempre ricca di ioni silicato (dal 40% a oltre il 65%), i quali non riescono a raggiungere la formazione
Appuntamento nella sede Fidaf di Roma per un incontro di approfondimento sul commercio e l’utilizzo dell’ossidiana nell’epoca preistorica. Il comunicato Fidaf

L’ossidiana è un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapidissimo raffreddamento della lava, sempre ricca di ioni silicato (dal 40% a oltre il 65%), i quali non riescono a raggiungere la formazione ordinata di un reticolo cristallino, ma assumono una disposizione caotica (struttura amorfa) come in un liquido superviscoso. L’ossidiana è un vetro naturale, del tutto simile a quello di produzione umana. Molto ricercata nell’antichità per la fabbricazione di strumenti taglienti (prevalentemente coltelli) è stata una delle merci che ha animato il commercio del Mediterraneo e sostenuto la vita economica dei luoghi di estrazione, come la Sardegna, Lipari o Pantelleria, nel periodo preistorico. Oggi viene ancora lavorata in piccoli oggetti decorativi, monili, lame per bisturi.

 

Dalle 17 alle 19 l’esperto Franco Foresta Martin guiderà l’incontro che si terrà nella Sala G. Medici – FIDAF – via Livenza, 6 (traversa di Via Po) – Roma. Laureato in geologia con una specializzazione in geochimica, è stato per molti anni redattore scientifico e ambientale del Corriere della sera. Detiene, sul sito del quotidiano, una rubrica dedicata a clima e ambiente. Autore di libri e monografie di astronomia, fisica e geologia, svolge un’assidua attività di divulgatore.Tra le sue opere: Il pianeta Terra (Mondadori), Laboratorio di astronomia (ed. Dedalo), Attività vulcanica (Utet), Terremoto. I miti della sismologia tra previsione e prevenzione (Avverbi).