Una nuova strategia sulla parità di genere

Mercato del lavoro, parità salariale e lotta alla violenza tra le priorità  individuate dall’Ue per eliminare le disuguaglianze Lo scorso 21 settembre la Commissione europea ha adottato una strategia quinquennale per la promozione della parità fra uomini e donne in Europa. La strategia mira in particolare a sfruttare meglio il potenziale delle donne, contribuendo così a
Mercato del lavoro, parità salariale e lotta alla violenza tra le priorità  individuate dall’Ue per eliminare le disuguaglianze

Lo scorso 21 settembre la Commissione europea ha adottato una strategia quinquennale per la promozione della parità fra uomini e donne in Europa. La strategia mira in particolare a sfruttare meglio il potenziale delle donne, contribuendo così a realizzare gli obiettivi socioeconomici generali dell’Ue, e traduce i principi definiti nella “Carta delle donne” della Commissione europea in misure specifiche che puntano ad aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle società e a combattere la violenza di genere.
Per quanto riguarda la parità di genere, l’Europa ha dato un esempio al mondo intero inserendo il principio della parità salariale per uno stesso lavoro nel trattato di Roma del 1957. “Oggi possiamo fare la stessa cosa per quanto riguarda la partecipazione delle donne al processo decisionale e la lotta contro la violenza di genere”, ha affermato Viviane Reding, Commissario per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza e vicepresidente della Commissione europea. "Per rilanciare il motore della crescita, l’Europa dovrebbe usare meglio il talento delle donne”.
La strategia sulla parità di genere adottata dalla Commissione europea prevede una serie di azioni basate su cinque priorità: l’economia e il mercato del lavoro, la parità salariale, la parità nei posti di responsabilità, la lotta contro la violenza di genere e la promozione della parità all’esterno dell’Ue. Queste misure consistono, tra l’altro, nell’attirare più donne nel mercato del lavoro e nel contribuire a realizzare l’obiettivo di un tasso di occupazione complessivo del 75% per uomini e donne fissato nella strategia Europa 2020; nel proporre iniziative mirate affinché più donne occupino posti di responsabilità nel settore economico; nel promuovere l’imprenditorialità femminile e il lavoro autonomo; nell’istituire una Giornata europea per la parità salariale per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che in Europa le donne continuano a guadagnare in media circa il 18% in meno degli uomini; nel collaborare con tutti gli Stati membri per combattere la violenza contro le donne, e specialmente per e radicare le pratiche di mutilazione genitale femminile in Europa e nel mondo. La Commissione europea si impegnerà inoltre in un dialogo annuale sulla parità di genere ad alto livello, a cui parteciperanno il Parlamento europeo, le presidenze del Consiglio europeo, i partner sociali europei e la società civile per valutare i progressi compiuti nell’attuazione della strategia.
 

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