Tutelare e rafforzare il capitale intellettuale negli Studi professionali

Dalla newsletter di Fondoprofessioni di novembre 2018 Formazione negli Studi professionali, nuove competenze, Avvisi di Fondoprofessioni, bilateralità. Di questi e di altri temi abbiamo parlato con Dario Campeotto, sindacalista della Fisascat Cisl e componente del C.d.A. di Fondoprofessioni. Partendo dal presente, e con uno sguardo alle possibili evoluzioni, Campeotto ha delineato alcuni ambiti di intervento
Dalla newsletter di Fondoprofessioni di novembre 2018

Formazione negli Studi professionali, nuove competenze, Avvisi di Fondoprofessioni, bilateralità. Di questi e di altri temi abbiamo parlato con Dario Campeotto, sindacalista della Fisascat Cisl e componente del C.d.A. di Fondoprofessioni. Partendo dal presente, e con uno sguardo alle possibili evoluzioni, Campeotto ha delineato alcuni ambiti di intervento per il Fondo interprofessionale e per la bilateralità, nel quadro delle più ampie tutele per il settore delle professioni. Un’analisi che pone al centro dell’attenzione il capitale intellettuale degli Studi professionali, chiamato a un costante aggiornamento, anche in relazione alle nuove tecnologie e ai cambiamenti del mercato del lavoro.

Ma procediamo con ordine, passando alle dichiarazioni di Campeotto.

 

D. Formazione continua negli Studi professionali. Quali particolarità e quali opportunità presenta questo comparto?

R. In questo settore l’apporto professionale di ogni addetto determina le specificità individuali di ogni Studio. Ogni singolo Studio Professionale, poi, offre un preciso “sapere” ad uno specifico “mercato”. Gli Studi Professionali, quindi, si basano sul loro capitale intellettuale, che genera una forte relazione con il proprio cliente, il quale, con le sue esigenze, stimola un processo di continuo adattamento e aggiornamento. La capacità di attingere ed elaborare grandi quantità di dati e l’automatizzazione delle procedure crea e creerà a breve significativi cambiamenti nella struttura del capitale intellettuale, e ritengo che, con questa prospettiva, sia sufficientemente chiara l’assoluta importanza della Formazione Continua offerta da Fondoprofessioni.

 

D. Quindi, parlando di “nuove competenze”, in quali ambiti bisognerebbe intervenire prioritariamente?

R. Credo si debba porre particolare attenzione alle nuove competenze che serviranno per poter competere con lo sviluppo della AI (Artificial Intelligence), ponendo l’accento sulle capacità analogiche delle sequenze logiche. Il Fondo interprofessionale di settore può avere un ruolo importante di indirizzo e di supporto della formazione continua dei lavoratori in tale ambito.

 

D. Un commento sui recenti Avvisi di Fondoprofessioni, elementi positivi e possibili ambiti di miglioramento futuro.

R. Il commento è positivo, forse bisognerebbe lavorare ancora di più sulla capacità di fruizione dell’offerta formativa, soprattutto per le piccole realtà, efficientando i sistemi di controllo per evitare abusi.

 

D. Quali ulteriori opportunità potrebbero nascere dalla sinergia tra gli Organismi bilaterali del settore?

R. Già esiste una forte sinergia tra gli Organismi bilaterali del settore, che ha determinato l’affermazione degli Studi Professionali in un panorama precedentemente coperto da altri. Le Parti Sociali hanno il compito, nel percorso di rinnovo del contratto collettivo di settore, di efficientare e sviluppare ulteriormente quanto offerto, rinforzando il senso di appartenenza e tutela, magari iniziando a conglobare già nel titolo un dato di fatto, ovvero passando da “ccnl Studi Professionali” a “ccnl delle Professioni”.