TESSERA PROFESSIONALE EUROPEA: INCONTRO A BRUXELLES SU MOBILITÀ

Primo evento con professionisti e altri stakeholders: si discute delle esperienze di riconoscimento e cooperazione A due mesi dal termine per l’implementazione (18 gennaio 2016), si è tenuto il 18 marzo scorso a Bruxelles un evento dedicato alla tessera professionale europea (European Professional Card, EPC), che ha coinvolto professionisti, rappresentanti delle autorità nazionali competenti, rappresentanti
Primo evento con professionisti e altri stakeholders: si discute delle esperienze di riconoscimento e cooperazione

A due mesi dal termine per l’implementazione (18 gennaio 2016), si è tenuto il 18 marzo scorso a Bruxelles un evento dedicato alla tessera professionale europea (European Professional Card, EPC), che ha coinvolto professionisti, rappresentanti delle autorità nazionali competenti, rappresentanti delle organizzazioni professionali e delle associazioni a livello nazionale ed europeo, sindacati e associazioni di lavoratori, accademici e altri.

 

Tra gli oratori intervenuti, Lowri Evans, direttore generale della Direzione generale per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI (DG GROW), che, definendo la situazione della mobilità europea non regolamentata e confusionaria, ha plauso all’introduzione dell’EPC, nata dalla necessità di garantire il necessario riconoscimento ai professionisti che si muovono oltre i confini nazionali in cerca di un’occupazione. La relatrice ha poi fornito i numeri dell’EPC a due mesi dalla sua implementazione: 557 tessere rilasciate di cui 130 solo nella prima settimana.

 

Martin Frohn, capo unità Qualifiche professionali e competenze della DG GROW, si è concentrato sugli aspetti tecnici della tessera. Ha insistito sul fatto che non sia una “carta fisica”, ma una procedura elettronica che si integra nel sistema IMI.

Le professioni attualmente coinvolte sono cinque: infermieri responsabili dell’assistenza generale, farmacisti, fisioterapisti, guide alpine e agenti immobiliari; non è però escluso il coinvolgimento di altre professioni in futuro. Si è discusso anche del meccanismo di allerta, introdotto parallelamente alla tessera, che permette di diffondere velocemente e facilmente informazioni tra Stati membri e di prevenire il verificarsi di abusi e frodi ai danni sia dei consumatori sia dei professionisti.

 

All’evento ha partecipato anche Hanno Donz, presidente dell’Unione internazionale delle associazioni di guide alpine (Uiagm), in qualità di primo professionista a ricevere la tessera professionale europea. La guida austriaca ha parlato della sua esperienza e di come per la sua professione la tessera sia un’opportunità unica, arrivata dopo anni di lavoro a stretto contatto con la Commissione.

 

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