STANDARDIZZAZIONE, VIA LIBERA ALL’INIZIATIVA CONGIUNTA

Entro la fine del 2019 saranno definiti standard comuni europei per prodotti, servizi e tecnologie. Secondo la Commissione, l’iniziativa agevolerà il completamento del mercato unico Via libera all’iniziativa congiunta per la standardizzazione di prodotti, servizi e tecnologie. Adottata il 13 giugno scorso e annunciata dalla Comunicazione sulla “standardizzazione nel XXI secolo”, l’iniziativa riunisce organizzazioni europee
Entro la fine del 2019 saranno definiti standard comuni europei per prodotti, servizi e tecnologie. Secondo la Commissione, l’iniziativa agevolerà il completamento del mercato unico

Via libera all’iniziativa congiunta per la standardizzazione di prodotti, servizi e tecnologie. Adottata il 13 giugno scorso e annunciata dalla Comunicazione sulla “standardizzazione nel XXI secolo”, l’iniziativa riunisce organizzazioni europee e nazionali che si occupano di standardizzazione, imprese, associazioni di consumatori, sindacati, stati membri e Commissione.

 

L’obiettivo principale è quello di migliorare il funzionamento del sistema europeo di standardizzazione e di accelerare la definizione di standard comuni entro la fine del 2019. L’adozione di standard comuni europei è infatti considerata dalla Commissione europea un metodo vincente per garantire qualità e sicurezza, aumentare la competitività e stimolare la crescita economica dell’Unione europea.

 

Il sistema degli standard è basato sull’applicazione volontaria di determinati criteri a prodotti, servizi e processi produttivi. La sostituzione di standard europei a quelli nazionali, spesso divergenti tra loro, permette di superare ostacoli tecnici per accedere a mercati nazionali in altri paesi dell’UE.

 

Il settore sei servizi, i cui standard europei rappresentano solo il 2% degli standard europei esistenti, è individuato come un’area prioritaria del programma di lavoro del 2017 per la standardizzazione europea. Infatti, come affermato anche dalla recente consultazione pubblica avviata dalla Commissione, la frammentazione dei requisiti esistenti crea delle barriere alla fornitura transfrontaliera dei servizi, che rallentano il completamento del mercato unico.