SOMMERSO ED EVASIONE, 10 SETTORI SOTTO CONTROLLO INPS

Definita la programmazione dell’attivita’ di vigilanza del 2009 La Direzione dell’INPS ha inviato in data 25 febbraio ai propri uffici periferici una circolare sui controlli da svolgere nel corso del 2009. Sono dieci settori da sottoporre a verifica sulla base delle linee guida per la programmazione strategica dell’attività di vigilanza delineate dalla Direzione generale per
Definita la programmazione dell’attivita’ di vigilanza del 2009

La Direzione dell’INPS ha inviato in data 25 febbraio ai propri uffici periferici una circolare sui controlli da svolgere nel corso del 2009. Sono dieci settori da sottoporre a verifica sulla base delle linee guida per la programmazione strategica dell’attività di vigilanza delineate dalla Direzione generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali.

1.   AZIENDE ETNICHE.
2.   SOGGETTI TITOLARI DI PARTITA IVA SENZA VERSAMENTI CONTRIBUTIVI.
3.   ASSOCIATI IN PARTECIPAZIONE.
4.   EDILIZIA.
5.   AGRICOLTURA
6.   SOMMINISTRAZIONE FRAUDOLENTA di MANODOPERA.
7.   SOCIETÀ COOPERATIVE.
8.   ATTIVITA’ STAGIONALI.
9.   SCOPERTURE GESTIONE SEPARATA EX L. 335/95.
10. CLINICHE PRIVATE, CENTRI FISIOTERAPICI E CENTRI VETERINARI.

Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, commenta così il piano della vigilanza dell’Istituto: "L’obiettivo dell’Inps è far emergere il lavoro sommerso, recuperare i contributi evasi, combattere e annullare i contratti di lavoro fittizi”. Nel 2009 il lavoro nero sarà il nostro nemico".

L’INPS è chiamato a qualificare la propria funzione sociale di garante dei diritti previdenziali dei lavoratori e della regolarità di concorrenza fra i soggetti economici «abbandonando – è l’impostazione del Ministero del Welfare- ogni impostazione di carattere formale, attenta più che altro alla regolarità procedimentale degli adempimenti lavoristici, a favore di un’azione di contrasto dei fenomeni di irregolarità che sul piano sostanziale rappresentano una lesione dei livelli di tutela delle condizioni dei lavoratori”. L’obiettivo finale è, perciò, quello della tutela del lavoratore ma anche quello dell’efficienza del sistema produttivo che può essere, falsato, da aziende che ricorrono al lavoro sommerso o all’uso distorto di fattispecie contrattuali.

"E’ pertanto fondamentale- si legge nella circolare- nell’ambito dei controlli da effettuare, saper distinguere quelle situazioni di irregolarità dovute essenzialmente ad errori di carattere formale che non ledono diritti dei lavoratori, o a non sufficiente conoscenza delle numerose opportunità offerte dalla normativa vigente, da quei comportamenti aziendali che sono messi in atto al solo scopo di trarre vantaggio economico, attraverso l’utilizzo del lavoro nero attuando una concorrenza sleale sul mercato e privando il lavoratore delle tutele previdenziali previste dalle norme".

Nel corso del primo semestre dell’anno- conclude la circolare- sulla base dei riscontri operativi nel campo – segnalati allo scrivente dai Direttori Regionali – si procederà ad una taratura dei piani ed all’eventuale avvio di nuove azioni finalizzate a contrastare il lavoro nero e a favorirne l’emersione".

 

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