Sicurezza sociale, proposta la revisione delle norme

Le modifiche alla legislazione comunitaria mirano a promuovere la mobilità dei lavoratori in Europa per ripristinare crescita economia e competitività. La commissaria Thyssen: “Abbiamo bisogno di regole chiare, eque e direttamente applicabili” “Abbiamo bisogno della mobilità dei lavoratori per ripristinare crescita economica e competitività. La mobilità tuttavia deve esser basata su regole chiare, eque e
Le modifiche alla legislazione comunitaria mirano a promuovere la mobilità dei lavoratori in Europa per ripristinare crescita economia e competitività. La commissaria Thyssen: “Abbiamo bisogno di regole chiare, eque e direttamente applicabili”

“Abbiamo bisogno della mobilità dei lavoratori per ripristinare crescita economica e competitività. La mobilità tuttavia deve esser basata su regole chiare, eque e direttamente applicabili”. Queste le parole della Commissaria per l’Occupazione, Affari sociali e inclusione, Marianne Thyssen, in merito alla proposta della Commissione europea di aggiornare le norme europee sulla sicurezza sociale. L’iniziativa era stata annunciata in occasione della presentazione del Programma di lavoro del 2016 della Commissione come misura fondamentale per promuovere la libertà di movimento dei lavoratori in Europa, tema prioritario nell’agenda dell’esecutivo europeo.

Lo scopo è modernizzare il sistema, considerando la realtà sociale ed economica dell’Unione e garantendo un’equilibrata distribuzione degli oneri finanziari tra gli Stati membri. Inoltre, secondo la Commissione europea, la proposta garantirà una maggiore trasparenza e certezza legale per i cittadini e le autorità pubbliche.

La revisione della normativa riguarda 4 aree: i sussidi di disoccupazione; prestazioni assistenziali a lungo termine (per le quali devono essere specificate chiaramente natura, condizioni e modalità di accesso); accesso ai contributi sociali da parte dei cittadini economicamente inattivi (beneficio che può esser loro negato dallo Stato ospitante); coordinamento in materia di sicurezza sociale per i lavoratori distaccati (rafforzando e chiarendo le procedure amministrative per facilitare la cooperazione tra le autorità nazionali).

 

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