Rimodulazione scadenze imposte, Anc: il decreto un guscio vuoto

Riportiamo il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Nazionale Commercialisti lo scorso 16 agosto La proroga della doppia scadenza del 20 agosto, per i contribuenti titolari di partita Iva che hanno optato per la rateizzazione delle imposte sui redditi, di per sé sarebbe una misura giusta e pienamente condivisibile. E’ evidente infatti che la normativa che stabilisce
Riportiamo il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Nazionale Commercialisti lo scorso 16 agosto

La proroga della doppia scadenza del 20 agosto, per i contribuenti titolari di partita Iva che hanno optato per la rateizzazione delle imposte sui redditi, di per sé sarebbe una misura giusta e pienamente condivisibile. E’ evidente infatti che la normativa che stabilisce alla data del 20 agosto il versamento contestuale di due rate (la prima e la seconda del saldo e dell’acconto delle imposte sui redditi) è in contraddizione con il principio stesso della rateizzazione.

“Certo è – afferma Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – che eliminare l’anomalia delle due rate al 20 agosto praticamente a ridosso della scadenza interessata, non solo non determina alcun beneficio, ma se pensiamo al periodo dell’anno in cui ci troviamo e al lavoro già svolto dai commercialisti in vista dell’adempimento, è sostanzialmente fonte di difficoltà e malumori”.

“Il comunicato del MEF sui nuovi termini di versamento è del 14 agosto, a tale data – aggiunge il Presidente Cuchel – nella stragrande maggioranza dei casi,  i commercialisti hanno già predisposto le deleghe di pagamento tramite Entratel per i contribuenti assistiti oppure hanno già consegnato loro le deleghe con gli importi delle due rate da versare. Nel pieno della pausa estiva, alla vigilia della festività di ferragosto, è oltremodo evidente che, nonostante il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,  la cui pubblicazione nella gazzetta ufficiale è  del 14 agosto, non saranno molti i contribuenti titolari di partita iva che riusciranno ad evitare la doppia scadenza del 20 agosto”.

Perplessità nei confronti di un intervento sulla rateizzazione delle imposte sono state già evidenziate dai professionisti ed anche l’Associazione delle case produttrici di software, AssoSoftware, si è espressa sui rischi di un provvedimento effettuato a pochi giorni dalla scadenza e nel periodo delle ferie, per quanto riguarda l’impossibilità delle software house di adeguare i programmi che generano i versamenti e la conseguente impossibilità per i professionisti di applicare la modifica. 

Se il Governo fosse stato veramente intenzionato a rimodulare il calendario delle rate tenendo in considerazione le esigenze dei contribuenti mediante l’eliminazione delle due rate al 20 agosto, non avrebbe potuto introdurre con ampio anticipo le nuove scadenze?  C’era tutto il tempo per farlo e avremmo avuto in questo modo prova della volontà di dare attenzione ai cittadini contribuenti e alle loro difficoltà, anziché avere un intervento del tutto vano. 

“E’ sconsolante doverlo riconoscere, ma nonostante gli annunci e le tante promesse il cambiamento non si intravede neppure. Per l’Amministrazione Pubblica – sostiene Cuchel  – il lavoro svolto dai professionisti continua ad avere una considerazione pressoché nulla, una situazione questa che rende auspicabile l’avvio di un dialogo nuovo capace di creare le condizioni di un vero cambiamento nell’interesse del sistema fiscale e della collettività”.    

Sono giorni questi che stanno segnando drammaticamente la storia del nostro Paese. La tragedia accaduta a Genova costituisce la priorità del Governo e aspetti fiscali e tecnici come quelli qui evidenziati passano sicuramente in secondo piano.

“Quanto accaduto con il decreto sulla rateizzazione delle imposte – conclude Cuchel – può ricordarci però quanto sia importante che le Istituzioni agiscano con tempestività ed efficacia, ancor più quando si determinano situazioni di emergenza”.