Revisori enti locali, via il sorteggio. Un passo indietro irragionevole

Il comunicato congiunto ADC – ANC In materia di selezione dei revisori dei conti negli enti locali, uno degli emendamenti al decreto fiscale 124/2019, che si appresta a concludere il suo iter parlamentare nei prossimi giorni, reintroduce per il ruolo del presidente la nomina da parte dei consigli comunali, determinando così il superamento del criterio
Il comunicato congiunto ADC – ANC

In materia di selezione dei revisori dei conti negli enti locali, uno degli emendamenti al decreto fiscale 124/2019, che si appresta a concludere il suo iter parlamentare nei prossimi giorni, reintroduce per il ruolo del presidente la nomina da parte dei consigli comunali, determinando così il superamento del criterio dell’estrazione a sorte oggi in vigore.

 

Per i Presidenti ADC Maria Pia Nucera e ANC Marco Cuchel, l’emendamento è un clamoroso passo indietro sul fronte della tutela dell’indipendenza e della terzietà dell’organo di revisione. È dal 2012 che è in vigore il metodo del sorteggio per la nomina dei revisori negli enti locali, a cui si è giunti evidentemente dopo il fallimento dell’esperienza del criterio della nomina fiduciaria da parte dei consigli comunali, oggi pertanto questo ritorno al passato appare irragionevole.

 

Sebbene sia assolutamente opportuno intervenire sui criteri dell’algoritmo che governa l’estrazione a sorte, ciò al fine di risolvere anomalie e storture la cui esistenza è innegabile e di certo non contribuisce al buon funzionamento del sistema, è tuttavia improponibile la soluzione di reintrodurre la scelta da parte della politica. 

 

La nomina diretta del presidente dell’organo di revisione da parte dei consigli comunali è una sostanziale contraddizione: l’organo soggetto al controllo che sceglie e nomina il proprio controllore è quanto di più distante possa esserci dall’esercizio della funzione nel rispetto della trasparenza e dell’indipendenza.

 

Le Associazioni ADC e ANC chiedono pertanto che l’emendamento per la reintroduzione della nomina del presidente dell’organo di revisione degli enti locali da parte dei consigli comunali sia stralciato in sede di approvazione finale del decreto fiscale alla manovra 2020.