REPORT: 9 e 10 marzo 2009 Conferenza sul futuro della politica dei trasporti

Alla Conferenza tenutasi a Bruxelles ha partecipato il Commissario europeo Alla Conferenza tenutasi a Bruxelles ha partecipato il Commissario europeo ai Trasporti On.Antonio Tajani, rappresentanti istituzionali degli Stati membri ed esperti del settore. Il Commissario Tajani ha aperto i lavori sul tema del futuro dei trasporti sollecitando un’elaborazione politica, la raccolta di dati e lo
Alla Conferenza tenutasi a Bruxelles ha partecipato il Commissario europeo

Alla Conferenza tenutasi a Bruxelles ha partecipato il Commissario europeo ai Trasporti On.Antonio Tajani, rappresentanti istituzionali degli Stati membri ed esperti del settore.
Il Commissario Tajani ha aperto i lavori sul tema del futuro dei trasporti sollecitando un’elaborazione politica, la raccolta di dati e lo scambio di opinioni che confluiranno in una “Comunicazione della Commissione sul futuro dei trasporti” da adottare nel giugno prossimo.

Il Commissario ritiene che i risultati ottenuti dalla Commissione Europea sono straordinari: “l’Unione è riuscita a creare un mercato interno dei trasporti al servizio di una popolazione di 500 milioni di abitanti e si tratta di un mercato collegato da un rete trans-europea con importanti dimensioni sociali e ambientali. La libera circolazione delle persone e dei beni, che è al centro della costruzione europea, non sarebbe possibile senza un sistema di trasporti efficiente”.
Il Commissario si è poi soffermato sui grandi progetti TEN – Reti Trans-Europee, che seppur in ritardo, rappresentano una importante occasione per i sottosistemi nazionali, regionali e locali di prosperare ed entrare in relazione fra loro. Per quanto riguarda le sfide da affrontare, “il nostro obiettivo ultimo è una società inclusiva collegata da un sistema di trasporti integrato e sostenibili”. La crisi attuale non dovrebbe limitarci a soluzioni a breve termine, ma al contrario, sostiene il Commissario, “dobbiamo costruire un sistema capace di assorbire e far fronte alle sfide future: globalizzazione, transizione energetica e cambiamento climatico, invecchiamento della società europea e minacce alla sicurezza”.

L’Europa è la prima destinazione del turismo mondiale, il commercio e i viaggi dipendono dai trasporti e soltanto un sistema efficiente dei trasporti permetterà all’Europa di rispondere alle sfide della globalizzazione e trarne il massimo dei benefici, secondo Tajani. “Se investiamo oggi in infrastrutture intelligenti e veicoli puliti di cui avremo bisogno domani, ridaremo impulso alla domanda e all’economia e ci prepareremo a una nuova concorrenza mondiale più vigorosa.”
Per quanto riguarda le opportunità del futuro, il Commissario Tajani ha puntato sull’innovazione tecnologica e un’organizzazione efficiente dei trasporti in’Europa, in cui si producono alcuni dei veicoli, treni, aerei e navi più all’avanguardia al mondo. “L’innovazione tecnologica e le nuove invenzioni guideranno il futuro della politica dei trasporti, come ne hanno già guidato il passato.”

Il dibattito è poi proseguito con l’intervento dell’Eurodeputato Paolo Costa, presidente della Commissione Parlamentare sui trasporti e il turismo. Paolo Costa ha fatto riferimento a come poter meglio armonizzazione le condizioni dei servizi del trasporto in Europa. Ci si domanda se oggi abbiamo un quadro entro il quale opera il trasporto che si possa chiamare effettivamente politica dei trasporti; e se abbiamo abbattuto effettivamente tutte le barriere, con una piena libertà di accesso a tutti i mercati internazionali e una armonizzazione di tutta la legislazione europea. La risposta di Costa è affermativa nel riconoscere gli importantissimi passi avanti fatti di recente, ma non bisogna sottostimare il fatto che ancora non siamo arrivati al traguardo preposto. Il c.d. “core business” resta il mercato interno, dal quale poi l’Europa deve capire come si connette con tutto il resto del mondo, dall’Africa ai Paesi dell’Asia Centrale. L’attenzione si sposta verso l’interconnessione delle reti, l’interoperabilità tecnica e l’accesso ai mercati internazionali.

Costa ha concluso sostenendo che bisogna far capire che i finanziamenti europei sono più importanti dei singoli interventi nazionali. Non si deve sovrastimare la collocazione mondiale dell’Europa. Nel giro di 20 anni in Europa si perderanno 50 milioni di abitanti. I “buchi neri” demografici del mondo sono Europa e Giappone e solo l’immigrazione potrà colmare il deficit. Bisogna lasciar fare all’Europa ciò che gli Stati membri non sono in grado di fare, vedere in un certo senso il principio di sussidiarietà al contrario.

La giornata ha avuto una sessione divisa in diversi workshop, in cui sono state affrontate le tematiche sul trasporto urbano, le merci, i passeggeri e le sfide della mobilità sostenibile. Fra questi il seminario sul trasporto urbano che ha cercato di evidenziare le tendenze attuali, con le possibili soluzioni e il ruolo per l’UE in questo contesto. Il suo relatore Antonio Preto, Capo del Gabinetto del Commissario ai trasporti, ha dichiarato che il futuro della politica dei trasporti europea è una delle principali sfide per l’Europa. La Comunicazione sul futuro dei trasporti da approvare entro giugno, mira alla stesura di un nuovo libro bianco entro il 2010. Nonostante vi sia una crisi economica in atto, paradossalmente, secondo Preto, questa crisi ridurrà l’impatto di alcuni fenomeni, che però ritorneranno nella loro ampiezza non appena la crisi sarà passata. Non sorprende che ci si debba occupare di demografia quando si parla di trasporto urbano: è necessario affrontare alcuni temi fondamentali come quello del trasporto nelle aree urbane, in cui vive la principale popolazione europea (72%) e che è destinata a crescere. Inoltre l’età media cresce e si deve garantire il diritto alla mobilità anche alle categorie meno agiate. Nelle aree urbane si concentra un alto livello redditizio di attività industriali e servizi. La congestione da traffico nei centri urbani determina inquinamento e rumori. Una percentuale consistente di emissioni di CO2 proviene da aree urbane e tutte queste esternalità hanno un impatto notevole sulla popolazione. Laddove il trasporto pubblico è prestato con infrastrutture e servizi moderni, esso acquisisce una importante quota di mercato. Esperienze di città europee ci dimostrano che il trasporto pubblico urbano può essere una alternativa al trasporto privato ed è proprio nel contesto urbano che vanno sperimentati gli utilizzi di auto elettriche.

L’UE secondo Preto può e deve svolgere un ruolo guida in questo settore; si deve evitare che le soluzioni individuali, pur efficaci e accettabili a livello di principi, creaino ostacoli all’integrazione del sistema del mercato interno.
Tra i panelist sono intervenuti diversi sindaci di città europee, con alcune importanti testimonianze di contesti italiani. Il primo cittadino di Pisa Marco Filippeschi ha mostrato come questa città sia favorita da una ottimale integrazione tra sistema aereo, trasporto pubblico, ferroviario e marittimo. Università, ricerca scientifica, servizi sanitari di alta specializzazione e turismo, rappresentano un fenomeno di alta mobilità urbana a Pisa, che con 90000 residenti, ma oltre 150000 persone che utilizzano i mezzi pubblici ogni giorno, 10 milioni di turisti all’anno e 15 milioni di passeggeri su ferrovia, le attribuiscono funzioni da grande città. Nel solo traffico aereo Pisa ha raddoppiato in solo 4 anni i propri passeggeri e da 10 destinazioni siamo passati a oltre 160 destinazioni giornaliere in 10 anni. Sono cifre da città “speciale” secondo il suo sindaco, che necessitano risposte altrettanto speciali, con l’attuazione di finanziamento e auto-finanziamento. Pisa sta elaborando un “master plan” le cui linee progettuali sono intermodalità – ottimizzazione sistemi di trasporto diversi – strategie ambientali e c.d. “green airport”, attraverso sistemi di connessione a trazione frequente e a basso consumo energetico con la città. Nel 2010 Pisa avvierà una sperimentazione di un parco auto elettriche, assieme a Milano e Roma, oltre a un sistema di auto ibride e una tramvia leggera.

Negli altri interventi si constata che in città come Parigi, con collegamenti ad alta velocità molto efficaci, alcune persone si spostano ogni giorno percorrendo oltre 150 km e ciò rappresenta un nuovo fenomeno, rispetto al passato e pone quesiti sui limiti della città.

Come soluzioni generali si mira a una pianificazione urbana per le città del futuro, come lo strumento adottato a Milano sotto il nome di Ecopass. Nel trasporto pubblico sono stati presentati interessanti esperimenti come quello di Vicenza in cui vigono servizi pubblici dedicati a determinate categorie della popolazione o con prezzi che variano a seconda dell’orario di utilizzo del mezzo. A livello generale vi è il comune accordo che si deve agire sulle tecnologie pulite, come i veicoli elettrici o i bus ibridi ed è importante il concetto di inter-scambio, affinché siano facilitati i collegamenti fra diversi tipi di trasporto che gestiscono la mobilità urbana.

Per l’intervento integrale del Commissario ai Trasporti Antonio Tajani:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.doreference=SPEECH/09/98&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en

Un report sui principali temi trattati è stato elaborato da un gruppo di esperti e pubblicato il 20 febbraio al seguente indirizzo:
http://ec.europa.eu/transport/strategies/doc/2009_future_of_transport/2009_the_future_of_transport.pdf

 

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