Report: 4 e 5 Marzo 2009 PARITA’ DI RAPPRESENTANZA IN PARLAMENTO

Il Parlamento Europeo ha organizzato una serie di dibattiti che hanno avuto come tema Il Parlamento Europeo ha organizzato una serie di dibattiti che hanno avuto come tema il ruolo della donna e i suoi diritti, anche in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna. Tra gli eventi ha avuto particolare importanza l’incontro con
Il Parlamento Europeo ha organizzato una serie di dibattiti che hanno avuto come tema

Il Parlamento Europeo ha organizzato una serie di dibattiti che hanno avuto come tema il ruolo della donna e i suoi diritti, anche in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna. Tra gli eventi ha avuto particolare importanza l’incontro con alcune donne provenienti da Paesi dove i diritti sono effettivamente ancora negati come l’Iran.

Alla presenza del Commissario sull’Occupazione e le Pari opportunità Spidla, del Presidente del gruppo PSE Schultz e di alcuni eurodeputati membri della Commissione parlamentare sulle pari opportunità, è stata ribadita la volontà del Parlamento Europeo di portare avanti una politica di pari opportunità, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee, che mira ad avere una maggiore rappresentatività di quote rosa, oltre a un ruolo più centrale della donna in determinati settori dirigenziali.

Schultz ha anche affermato che non è più accettabile che in Europa e nel mondo le donne, a parità di ruolo, percepiscano stipendi inferiori. La Commissione europea in questi giorni ha infatti lanciato una campagna in tutta l’UE contro le disparità retributive. Inoltre la lotta alla crisi economica in atto deve dare centralità alla tutela della donna, in quanto categoria più a rischio soprattutto nei lavori precari. Infine il gruppo del PSE è impegnato affinché il ruolo della donna sia sempre più riconosciuto anche nel contesto internazionale e non solo quello europeo, per far si che determinate conquiste degli anni passati non vadano perdute.

Il Commissario Spidla ha evidenziato come già nel Parlamento Europeo la percentuale di quote rosa (31%) sia superiore alla media europea fra i Parlamenti nazionali (24%). Ciononostante si auspica che un passo avanti venga ulteriormente fatto nelle prossime elezioni, oltre a lanciare un messaggio ai governi affinché si impegnino a proporre la nomina di Commissari donne, nella prossima Commissione Europea. Una maggiore partecipazione della donna alla vita politica e una presenza nei posti dirigenziali di aziende favorirebbe, secondo il Commissario, una migliore governance a livello mondiale e una maggiore efficacia dei settori chiave nel mondo del business.

Il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi ha portato alcune testimonianze toccanti all’interno del dibattito, sui diritti negati alle donne nel suo Paese, l’Iran, che pure rappresentano oltre il 50% dell’ambiente universitario e un’elevata percentuale fra i professionisti del mondo del lavoro. In alcune regioni del suo Paese le donne non sono ancora trattate come esseri umani in quanti tali, non essendo neanche chiamate per il loro nome, ma semplicemente con riferimento a legami di parentela verso i figli o altri familiari! Per non parlare dei diversi pesi attribuiti a uomo e donna nel caso di testimonianza processuale, o nei risarcimenti danno da incidenti subiti, fino al più naturale diritto al lavoro o alla libertà di spostamento, spesso subordinato all’approvazione del marito. Per combattere questa discriminazione la Ebadi sostiene la necessità di un miglioramento alla base culturale di una società, per raggiungere gli obiettivi di pari opportunità fra uomo e donna.

Per la campagna sulla parità rappresentanza tra donne e uomini, si può consultare il sito:
http://5050campaign.files.wordpress.com/2008/09/ewl-call-for-action_italian.pdf oppure http://www.5050democracy.eu/
 

4209