Proroghe fiscali e stato di emergenze

A quando una legge sulla sospensione degli adempimenti fiscali? Il comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Commercialisti Roma, 12 settembre 2017  La nostra storia recente è costellata di episodi calamitosi che hanno segnato dolorosamente il Paese, provocando vittime e mettendo in ginocchio intere comunità. Il nubifragio che si è abbattuto sulla città di Livorno, e prima ancora
A quando una legge sulla sospensione degli adempimenti fiscali? Il comunicato stampa dell’Associazione Nazionale Commercialisti

Roma, 12 settembre 2017 

La nostra storia recente è costellata di episodi calamitosi che hanno segnato dolorosamente il Paese, provocando vittime e mettendo in ginocchio intere comunità.

Il nubifragio che si è abbattuto sulla città di Livorno, e prima ancora il terremoto di Ischia dello scorso 21 agosto, sono, purtroppo, solamente gli ultimi eventi drammatici, in ordine di tempo, che hanno colpito il nostro territorio.

Puntualmente, ogni volta che accadono fenomeni di questa natura, si torna a discutere del tema della prevenzione, delle risorse che sarebbe necessario investire per la tutela e la salvaguardia del territorio, così come si presenta, con altrettanta puntualità, la questione della sospensione degli adempimenti fiscali a favore dei cittadini e delle imprese che risiedono nelle zone colpite.

“Premesso che per riuscire ad affrontare adeguatamente questi fenomeni non è possibile prescindere da una seria politica di prevenzione, siamo stanchi – afferma Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – di provvedimenti adottati sempre e solo sull’onda dell’emergenza, che quasi mai sono tempestivi e che, nella maggioranza dei casi, lasciano i cittadini contribuenti in una condizione di insostenibile incertezza.”.

“Da anni la nostra Associazione – prosegue Cuchel –  chiede al Legislatore l’introduzione di una legge quadro che renda automatica l’adozione di  provvedimenti di proroga e sospensione degli adempimenti tributari, previdenziali, di natura processuale nonché delle scadenze nei confronti degli istituti di credito, in presenza della dichiarazione dello stato di calamità naturale e dello stato di emergenza.”.

In queste situazioni occorre tener presente che i cittadini si trovano a dover affrontare emergenze che sono prima di tutto familiari, abitative, ma anche di cura e assistenza, e non è pensabile che debbano dare seguito ai loro doveri fiscali, i quali, in simili frangenti, diventano sicuramente secondari.

“Purtroppo, ancora oggi sussiste un grave vuoto normativo che non permette allo Stato di rispondere adeguatamente alle difficoltà delle comunità colpite, ed è per tale ragione che la nostra Associazione – conclude il Presidente Cuchel – fa nuovamente appello alle Istituzioni affinché i cittadini e le imprese abbiano risposte certe e tempestive in merito alla sospensione degli adempimenti fiscali”.

 

ANC – Comunicazione