Pronti a schierare i professionisti al fianco delle imprese

L’intervento del presidente Stella alla conferenza di Assocamere estere a Bruxelles riscuote ampi consensi. Confprofessioni in campo per tutelare e promuovere il made in Italy «L’apertura dei fondi strutturali europei ai liberi professionisti rappresenta un passaggio fondamentale per l’economia italiana che in questo modo potrà supportare la crescita dimensionale, organizzativa e associativa degli studi professionali,
L’intervento del presidente Stella alla conferenza di Assocamere estere a Bruxelles riscuote ampi consensi. Confprofessioni in campo per tutelare e promuovere il made in Italy

«L’apertura dei fondi strutturali europei ai liberi professionisti rappresenta un passaggio fondamentale per l’economia italiana che in questo modo potrà supportare la crescita dimensionale, organizzativa e associativa degli studi professionali, rendendo i professionisti italiani più competitivi in uno scenario di mercati integrati, complessi e popolati da soggetti economici di dimensioni sempre più ampie. Solo così si potrà superare il gap dimensionale e organizzativo del lavoro professionale in Italia rispetto ai sistemi economici europei maggiormente sviluppati presenta una delle più evidenti divergenze tra contesti nazionali, che ora con l’accesso ai fondi strutturali europei si può superare».

 

Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, tiene alta la bandiera dei professionisti in Europa. Invitato alla Conferenza internazionale delle Camere di Commercio italiane all’estero, riunite al Parlamento europeo di Bruxelles il 22 e 23 febbraio scorso, Stella ha illustrato i recenti provvedimenti varati dal governo in materia di professioni, focalizzando l’attenzione in particolare sulla Legge di Stabilità e sulla competitività degli studi professionali italiani sui mercati internazionali.

 

Ma non solo, Stella ha sottolineato come il professionista italiano opera nel mercato dei servizi investendo capitale, non solo intellettuale ma anche economico, creando occupazione e contribuendo alla ricchezza nazionale, che le ultime stime indicano nel 12,5% del Pil. «L’Italia è il Paese con il maggior numero di occupati indipendenti e professionisti iscritti e non agli ordini professionali, un universo di circa 4 milioni di persone», ha detto Stella davanti alla platea di imprenditori provenienti da tutta Europa. «I servizi professionali generano nella Ue il 9% del Pil e le professioni regolamentate contribuiscono a circa il 20% dell’occupazione nella Ue. In Europa le professioni regolamentate sono più di 5.000 e interessano oltre 50 milioni di persone».

 

Un potenziale di competenze pronto a mettersi in gioco, per accompagnare il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane. Il presidente di Confprofessioni ha infatto schierato i professionisti italiani al fianco delle imprese italiane impegnate a promuovere il made in Italy in Europa, sottolineando che «i professionisti hanno tutte le carte in regola per promuovere l’imprenditorialità e valorizzare la crescita delle Pmi nei mercati, in particolare facilitando lo sfruttamento economico di nuove idee e promuovendo la creazione di nuove aziende, anche attraverso incubatori di imprese». Non c’è dubbio ha aggiunto Stella che «un settore dei servizi professionali più competitivo ed efficiente contribuirebbe ad accrescere la competitività industriale del nostro Paese e a valorizzare il Made in Italy».

 

Il processo di modernizzazione dell’economia e del terziario sta coinvolgendo significativamente il settore dei servizi professionali, «ma gli sforzi che si stanno compiendo in Europa come in Italia per favorire politiche di sviluppo inclusive richiedono maggior attenzione anche sulle misure e sui servizi per rendere competitivi il settore professionale».