PREVISIONI ECONOMICHE D’INVERNO, PROSEGUE LA CRESCITA

Nella zona euro dovrebbe raggiungere quest’anno l’1,7% rispetto all’1,6% dello scorso anno. Italia sotto la media (+1,4%). Moscovici: “Nuove sfide da affrontare grazie al tasso di cambio dell’euro, al prezzo del petrolio e ai tassi di interesse” Le previsioni d’inverno della Commissione europea indicano prospettive generali di crescita sostanzialmente invariate dall’autunno, tuttavia, la crescita potrebbe
Nella zona euro dovrebbe raggiungere quest’anno l’1,7% rispetto all’1,6% dello scorso anno. Italia sotto la media (+1,4%). Moscovici: “Nuove sfide da affrontare grazie al tasso di cambio dell’euro, al prezzo del petrolio e ai tassi di interesse”

Le previsioni d’inverno della Commissione europea indicano prospettive generali di crescita sostanzialmente invariate dall’autunno, tuttavia, la crescita potrebbe risultare inferiore dello 0,1% rispetto a quanto anticipato. Nella zona euro la crescita dovrebbe raggiungere quest’anno l’1,7% rispetto all’1,6% dello scorso anno, per attestarsi all’1,9% nel 2017. Per l’UE invece si prevede che la crescita economica rimanga stabile all’1,9% quest’anno, portandosi al 2,0% l’anno prossimo. 

 

Alcuni dei fattori che sostengono la crescita dovrebbero, in ogni caso, risultare più forti e più duraturi di quanto previsto in precedenza. “Quest’inverno l’economia europea sta fronteggiando con successo nuove sfide, grazie anche al tasso di cambio dell’euro e alla discesa del prezzo del petrolio e dei tassi di interesse. Tuttavia la debolezza della congiuntura internazionale costituisce un rischio: per questo è necessario essere estremamente vigili. Dobbiamo impegnarci ulteriormente per rafforzare gli investimenti, aumentare la nostra competitività in maniera intelligente e completare il lavoro di risanamento delle finanze pubbliche”, ha dichiarato il commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici.

 

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2016 si attende una crescita dell’1,4%, in salita rispetto allo 0,8% dell’anno precedente, ma in diminuzione se confrontato con l’1,5% annunciato in ottobre. Secondo le previsioni, l’economia italiana, dopo essere cresciuta moderatamente nel 2015, è pronta a guadagnare slancio nel 2016 e nel 2017 attraverso il rafforzamento della domanda interna. L’inflazione dovrebbe rimanere bassa nel 2016, anche a causa della caduta dei prezzi dell’energia, ma il tasso di disoccupazione si manterrà comunque all’11,4%. Per quanto riguarda il disavanzo sul Pil, le variazioni saranno minime. Nel 2016 il rapporto deficit/Pil si attesterà a quota 2,5% dopo il 2,6% dell’anno scorso e nel 2017 scenderà a quota 1,5% a fronte di una stima dell’autunno scorso del 2,3% per il 2016 e 1,6% per il 2017. Sul fronte del debito, la stima 2016 sale leggermente al 132,4%, per scendere poi al 130,6% nel 2017, contro il 132,2% e il 130% pronosticati in autunno.

 

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