Poletti apre il confronto sul lavoro che cambia

In vista del G7 e del centenario dell’Ilo, il ministro del Lavoro ha aperto il dibattito con le parti sociali sulle trasformazioni del mercato del lavoro. Stella: L’innovazione tecnologica tocca da vicino gli studi professionali Digitalizzazione, automazione e futuro del lavoro. Le direttrici de «Il lavoro che cambia» sono state al centro dell’incontro tra il
In vista del G7 e del centenario dell’Ilo, il ministro del Lavoro ha aperto il dibattito con le parti sociali sulle trasformazioni del mercato del lavoro. Stella: L’innovazione tecnologica tocca da vicino gli studi professionali

Digitalizzazione, automazione e futuro del lavoro. Le direttrici de «Il lavoro che cambia» sono state al centro dell’incontro tra il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, Confprofessioni e le Parti Sociali, che si è svolto il 16 marzo a Roma presso la sede del Ministero in via Veneto.  In vista del centenario dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo) e del prossimo G7 che quest’anno si svolgerà in Italia e sarà dedicato al rapporto tra «Scienza, Tecnologia e Lavoro», il ministro Poletti, insieme ai rappresentanti del ministero dell’Economia, dello Svulippo economico e del Miur, ha voluto dare un nuovo impulso al dibattito sulle trasformazioni del lavoro coinvolgendo attivamente i protagonisti in un dibattito plurale e partecipato, partendo dai quattro driver delineati dall’Ilo: lavoro e società; organizzazione del lavoro e della produzione; lavoro dignitoso per tutti; governance del lavoro.

 

Nel suo intervento, il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha sottolineato che « le trasformazioni tecnologiche toccano da vicino il mondo delle professioni e la Confederazione da tempo sta operando per introdurre nel mercato del lavoro libero-professionale strumenti innovativi per consentire ai giovani di entrare al mercato del lavoro con specifiche competenze». Su questo fronte, Stella ha ricordato l’impegno della Confederazione per sostenere il programma Garanzia Giovani. «Grazie alla collaborazione con Adepp (l’associazione delle Casse private), ci siamo impegnati nella costituzione di un Osservatorio sul mercato del lavoro e sui profili professionali, per garantire ai giovani un orientamento efficace verso quelle attività professionali che presentano significativi sbocchi lavorativi». Su questa strada, poi, Stella ha ricordato al ministro Poletti che «grazie all’intervento di Confprofessioni, in alcune Regioni sono state avviate delle sperimentazioni dell’apprendistato per il praticantato che rappresenta un contratto di enorme rilevanza che contempera le esigenze di tutela dei lavoratori con quelle di flessibilità dei datori di lavoro liberi professionisti.

 

Il numero uno di Confprofessioni si è soffermato anche sul ddl lavoro autonomo «che rappresenta un passo importante per sostenere i liberi professionisti in un contesto economico e sociale completamente rinnovato. Strumenti come i fondi europei e le reti tra professionisti vanno rafforzati sempre di più» ha detto Stella. « Sono necessari poi ulteriori  interventi per regolamentare le società tra professionisti (Stp) in maniera veramente efficace e fruibile». L’aggregazione tra professionisti è infatti uno dei veri temi del futuro. «Siamo molto attenti a tutti i cambiamenti del lavoro e della società» ha aggiunto Stella «e vorremmo portare il nostro apporto anche al Piano industria 4.0 con una partecipazione attiva ai tavoli che i ministeri competenti stanno portando avanti».