Pillole fiscali – settembre 2017

a cura di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi Per la professione…   Split payment – nuovi elenchi delle PA tenute ad applicarlo Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, comunicato del 4/8/17 Sono stati pubblicati nuovi elenchi, validi per l’anno 2017, delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali o locali che, in applicazione del
a cura di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi

Per la professione…

 

Split payment – nuovi elenchi delle PA tenute ad applicarlo

Ministero dell’economia e delle finanze, Dipartimento delle finanze, comunicato del 4/8/17

Sono stati pubblicati nuovi elenchi, validi per l’anno 2017, delle società controllate da pubbliche amministrazioni centrali o locali che, in applicazione del meccanismo del cd. “Split payment”, tratterranno l’Iva dai compensi dei professionisti per versarla direttamente all’erario. Per il resto lo split payment si applica a tutti i soggetti della PA a cui si applica la fatturazione elettronica.

 

Legge annuale per il mercato e la concorrenza – nuove regole per gli avvocati

Art. 1, co. 141 legge 4/8/17, n. 124 (G.U. n.189 del 14/8/17)

Con la pubblicazione della Legge annuale per il mercato e la concorrenza, sono state apportate modifiche alla disciplina della professione forense. In particolare, è stato disciplinato l’esercizio della professione di avvocato in forma societaria che è ora consentito anche società di persone, a società di capitali e a cooperative, iscritte in un’apposita sezione speciale dell’albo. Tali società devono avere i seguenti requisiti:

  • i soci, per almeno 2/3 del capitale sociale e dei diritti di voto, devono essere avvocati iscritti all’albo, ovvero avvocati iscritti all’albo e professionisti iscritti in albi di altre professioni;
  • la maggioranza dei membri dell’organo di gestione deve essere composta da soci avvocati;
  • i componenti dell’organo di gestione non possono essere estranei alla società;
  • i soci professionisti possono rivestire la carica di amministratori.

 

Legge annuale per il mercato e la concorrenza – preventivo scritto obbligatorio per tutti i professionisti

Art. 1, co. 150 legge 4/8/17, n. 124 (G.U. n.189 del 14/8/17)

Tutti i professionisti, a decorrere dal 29/08/2017, devono obbligatoriamente rendere al cliente, in forma scritta o digitale:

  1. preventivo, comprensivo delle spese da sostenersi;
  2. illustrazione della complessità dell’incarico.
  3. estremi della propria polizza assicurativa

 

Professionisti – prorogati i termini per versamenti risultanti dalle dichiarazioni fiscali

Decreto del presidente del consiglio dei ministri 3.8.17 (G.U. 17.8.17 n.191)

La proroga con cui sono stati differiti, per il 2017, i termini di effettuazione dei versamenti risultanti dalle dichiarazioni fiscali (Irepf, Irap e Iva) è stata estesa anche ai professionisti titolari di partita Iva.

Sono stati fissati i seguenti termini per i versamenti:

  • entro il 20/7/17 senza maggiorazione;
  • dal 21/7/17 al 21/8/17, con maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.

 

Crediti professionali verso la PA – Compensazione delle cartelle esattoriali anche per il 2017

Decreto Ministero dell’economia e delle finanze 9/8/17 (G.U. n.194 del 21/8/17)

Anche per il 2017 i professionisti potranno compensare i debiti risultanti da cartelle esattoriali con eventuali crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, nei confronti della PA, maturati per prestazioni professionali. Potranno essere compensati, sempreché inferiori o pari al credito maturato, tributi erariali, regionali e locali, contributi assistenziali e previdenziali, premi per l’assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali. 

 

Per gli immobili…

 

Agevolazioni “prima casa – se l’immobile già posseduto è inagibile è possibile usufruirne

Agenzia delle entrate, Risoluzione n.107 dell’1/8/17

L’acquisto dell’abitazione con le aliquote agevolate dell’imposta di registro (o Iva) del beneficio richiede che l’acquirente non sia già proprietario di altro immobile idoneo all’uso abitativo nel Comune ove è situata l’abitazione da acquistare.

Se l’immobile, a causa di un evento sismico è dichiarato inagibilesi configura una ipotesi di inidoneità oggettiva all’utilizzo abitativo dell’immobile posseduto che consente di beneficiare delle agevolazioni “prima casa” per l’acquisto di un nuovo immobile che restano acquisite anche se in data successiva al nuovo acquisto agevolato, venga revocata la dichiarazione di inagibilità.

 

Agevolazioni “prima casa” – se l’immobile già posseduto è classificato tra quelli abitativi, anche se utilizzato come studio professionale, non si può fruire del beneficio

Cassazione n. 19255 del 2/8/17

L’acquisto dell’abitazione con le aliquote agevolate dell’imposta di registro (o Iva) del beneficio prima casa richiede che l’acquirente non sia già proprietario di altro immobile idoneo all’uso abitativo nel Comune ove è situata l’abitazione da acquistare.

L’uso abitativo richiesto dalla disposizione deve rilevarsi dalla categoria catastale dell’immobile (nella fattispecie A/2), e non dall’utilizzo che viene fatto dell’immobile (nella fattispecie utilizzato come studio professionale).

 

Zone terremotate – esenti da imposte le successioni sugli immobili

Art 16 sexies, decreto legge n. 91 del 20/6/17, convertito in legge n. 123 del 3/8/17 (G.U. n.188 del 12/8/17)

Sono esenti da imposte sulla successione gli immobili situati nelle zone interessate dal terremoto del 2016. In particolare, è stato previsto che per le successioni di persone fisiche che alla data degli eventi sismici risultavano proprietari/titolari di diritti reali di godimento relativi a immobili ubicati nelle zone interessate dal sisma, gli immobili demoliti o dichiarati inagibili sono esclusi dall’imposta di successione, dalle imposte e tasse ipotecarie e catastali, nonché dall’imposta di registro e di bollo. È possibile ottenere il rimborso di somme eventualmente già versate. Gli immobili interessati sono quelli situati:

  • nei comuni di cui agli allegati 1, 2 e 2-bis al D.L. n. 189/2016;
  • nei territori  dei  comuni  di Teramo,  Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto e dichiarati inagibili;
  • in comuni delle regioni Abruzzo,  Lazio,  Marche  ed  Umbria, diversi da quelli indicati negli allegati 1, 2 e  2-bis, qualora sia dimostrato il nesso di causalità diretto tra i danni e gli eventi sismici.

L’esenzione dalle imposta non esonera dagli obblighi dichiarativi.

 

Se ho patrimoni all’estero…

 

Voluntary disclosure – è ancora possibile approfittarne fino al 30 settembre

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28/7/17 (G.U. n.181 del 4/8/17)

È stato prorogato al 30/9/17 il termine, precedentemente fissato al 31/7/17, entro cui è possibile avvalersi della procedura di collaborazione volontaria di cui all’art. 5-octies del D.L. n. 167/1990, cd. voluntary disclosure,  che consente a chi detiene illecitamente patrimoni all’estero di regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente all’Amministrazione finanziaria la violazione degli obblighi di monitoraggio, ovvero per regolarizzare le violazioni degli obblighi dichiarativi commesse in materia di Irpef e relative addizionali, imposte sostitutive, Irap e Iva, nonché le violazioni relative alla dichiarazione dei sostituti d’imposta.

 

L’Accertamento del professionista

 

Indagini finanziarie nei confronti di professionisti

Cassazione n. 19806 del 9/8/17

In tema di accertamento, resta invariata la presunzione legale posta dall’articolo 32 del D.P.R. n. 600/1973 con riferimento ai versamenti effettuati su un conto corrente dal professionista, sicché questi è onerato di provare in modo analitico l’estraneità di tali movimenti ai fatti imponibili, essendo venuta meno, all’esito della sentenza della Corte costituzionale n. 228/2014, l’equiparazione logica tra attività imprenditoriale e professionale limitatamente ai prelevamenti sui conti correnti. Quindi, le presunzioni legali di cui all’art. 32, co. 1, n. 2, del D.P.R. n. 600/1973 sono venute meno unicamente in relazione ai prelevamenti, restando tutto invariato quanto ai versamenti effettuati su conto corrente per i quali il lavoratore autonomo è sempre onerato di provare in modo analitico l’estraneità dei singoli movimenti al proprio reddito imponibile.