Pillole fiscali di settembre 2020

di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi Per la professione   Regime forfetario – cause ostative – attività di dipendente prestata all’estero Agenzia delle entrate, risposta 359 del 16/9/20 L’art. 1, comma 57, lettera d-bis), della legge n. 190/2014 prevede che non possono avvalersi del regime forfetario le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente
di Lelio Cacciapaglia e Maurizio Tozzi

Per la professione

 

Regime forfetario – cause ostative – attività di dipendente prestata all’estero

Agenzia delle entrate, risposta 359 del 16/9/20

L’art. 1, comma 57, lettera d-bis), della legge n. 190/2014 prevede che non possono avvalersi del regime forfetario le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro, a esclusione dei soggetti che iniziano una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatorio ai fini dell’esercizio di arti o professioni. È stato chiarito che rientra in tale causa ostativa e, dunque, non può fruire del regime forfetario, il soggetto fiscalmente residente in Italia che svolge attività di lavoro dipendente all’estero, il quale intende continuare a collaborare dall’Italia con la società estera come lavoratore autonomo.

 

Credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro – spese per ascensori e per interventi accessori

Agenzia delle entrate, risposta 361 e 362 del 16/9/20

Rientrano nelle spese ammesse al credito d’imposta per adeguamento degli ambienti di lavoro di cui all’art. 120 del D.L. n. 34/2020, i costi relativi ad interventi accessori per i quali risulti dimostrabile che la relativa realizzazione si è resa necessaria a seguito della messa in atto di quelli principali (agevolabili).

È il caso di:

  • spese edilizie sostenute per il ripristino della pavimentazione degli ambienti nei quali risulta danneggiata la pavimentazione a seguito della rimodulazione degli stessi;
  • spese di rifacimento dell’impianto elettrico, compromesso dallo spostamento delle pareti interne a causa della rimodulazione degli ambienti come sopra descritto.

Non rientrano tra le spese agevolabili:

  • le spese per l’acquisto e l’installazione di un ascensore
  • le spese sostenute per l’acquisto di un compattatore, per l’installazione di un impianto di condizionamento/areazione e per l’installazione di un montacarichi.

 

Credito d’imposta per sanificazione degli ambienti di lavoro – spese per consulenze in materia di prevenzione

Agenzia delle entrate, risposta 363 del 16/9/20

Non rientrano tra le spese agevolabili ai fini del credito d’imposta di cui all’art. 125 del D.L. n. 34/2020 le spese sostenute per la consulenza in materia di prevenzione e salute sui luoghi di lavoro, per la progettazione degli ambienti di lavoro, l’addestramento e la stesura di protocolli di sicurezza

 

Credito d’imposta per canoni di locazione – immobili non accatastati

Agenzia delle entrate, risposta 364 del 16/9/20

I canoni di locazione relativi a un immobile per il quale non risulta l’iscrizione in Catasto (nel caso di specie in quanto “extraterritoriale e di proprietà dello Stato Città del Vaticano) consentono di fruire del credito d’imposta di cui all’art. 28, del D.L. n. 34/2020 in quanto a tal fine un particolare inquadramento immobiliare non è di per sé dirimente, visto che ciò che rileva è la destinazione del bene immobile.

 

Credito d’imposta per canoni di locazione – professionista sublocatore di una stanza di un immobile

Agenzia delle entrate, risposta n. 356 del 15/9/20

Il credito d’imposta previsto dall’art. 28 del D.L. n. 34/2020, cd. Bonus affitti, è utilizzabile anche dal professionista che svolge la propria attività in una stanza in sublocazione, sempreché sussistano tutte le altre condizioni previste dalla norma agevolativa.

 

Contributo a fondo perduto – le associazioni fra professionisti sono escluse

Agenzia delle entrate, risposta 377 del 18/9/20

Non rientra tra i soggetti che possono fruire del contributo di cui all’art. 25 del D.L. n. 34/2020 l’associazione fra professionisti, in quanto costituita tra iscritti all’ente di diritto privato di previdenza obbligatoria.

 

Contributo a fondo perduto – professionista iscritto non in via esclusiva ad un ente di diritto privato di previdenza obbligatoria che è anche lavoratore dipendente

Agenzia delle entrate, risposta n. 394 del 23/9/20

ll professionista che sia contemporaneamente lavoratore dipendente può accedere al contributo. Resta fermo che sono esclusi dal beneficio i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai D.lgs. n. 509/1994 e n.103/1996.

 

Professionista che ha chiuso la partita Iva – i compensi percepiti sono “redditi diversi”

Agenzia delle entrate, risposta n. 299 del 2/9/20

Per il professionista che ha chiuso la partita Iva in quanto non svolge più l’attività professionale, il compenso percepito deve essere dichiarato come reddito diverso ai sensi dell’art. 67 del Tuir, in quanto non ha più il requisito soggettivo dell’abitualità nello svolgimento dell’attività che è alla base delle attività di lavoro autonomo.

 

Sostituto medico – qualificazione dei redditi

Agenzia delle entrate, risposta n. 414 del 25/9/20

L’attività di sostituto medico di continuità assistenziale è riconducibile all’esercizio di una attività professionale abituale e, pertanto, inquadrabile quale lavoro autonomo; i relativi compensi sono considerati:

  • redditi professionali, se il medico sostituto è iscritto all’albo professionale;
  • redditi diversi, se trattasi di attività meramente occasionale.

 

 

Per gli immobili

 

Bonus facciate – restauro della facciata esterna parzialmente visibile dalla strada

Agenzia delle entrate, risposte 319 dell’8/9/20 e nn. 346 e 348 dell’11/9/20

Non rientrano nel cd. “bonus facciate” le spese sostenute per:

  • interventi sulle “strutture opache orizzontali o inclinate” dell’involucro edilizio quali, ad esempio, coperture (lastrici solari, tetti) e pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno nonché per la sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli (non rientranti nella nozione di strutture “opache”);
  • lavori di riverniciatura degli scuri e persiane.

Gli interventi che possiedono i requisiti per essere considerati agevolabili possono fruire della detrazione a prescindere dai materiali utilizzati per realizzarli. È possibile fruire della detrazione in relazione agli interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata; sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico; su balconi, ornamenti o fregi ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura.

 

Bonus facciate – interventi realizzati sulla facciata interna dell’edificio

Agenzia delle entrate, risposta n. 418 del 29/9/20

Sono escluse dal cd. bonus facciate le spese sostenute per gli interventi sulle superfici confinanti con chiostrine, cavedi, cortili e spazi interni, fatte salve quelle visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. Sono, invece, ammessi al bonus, gli interventi sull’involucro esterno visibile dell’edificio (intero perimetro esterno), ossia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile.

 

Bonus facciate – rinnovo di elementi costitutivi dei balconi

Agenzia delle entrate, risposta n. 411 del 25/9/20

Il cd. bonus facciate spetta per interventi di consolidamento, ripristino, inclusa la mera pulitura e tinteggiatura della superficie, o rinnovo degli elementi costitutivi di balconi. La detrazione spetta anche per le spese sostenute per la rimozione e impermeabilizzazione e rifacimento della pavimentazione del balcone nonché per rimozione e riparazione delle parti ammalorate dei sotto-balconi e dei frontalini e successiva tinteggiatura.

 

Superbonus 110% – acquirenti delle cd. case antisismiche – interventi realizzati su “villetta a schiera”

Agenzia delle entrate, risposta n. 325 e n. 328 del 9/9/20

La detrazione del 110% per interventi di riqualificazione energetica, cd. “superbonus” si applica alle spese:

  • sostenute dagli acquirenti delle case antisismiche (unità immobiliari facenti parte di edifici ubicati in zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3 oggetto di interventi antisismici effettuati mediante demolizione e ricostruzione dell’immobile da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro 18 mesi dal termine dei lavori, provvedano alla successiva rivendita);
  • per gli interventi effettuati su edificio residenziale unifamiliare e relative pertinenze. È considerato edificio unifamiliare un’unica unità immobiliare di proprietà esclusiva:

  1. funzionalmente indipendente (ossia dotata di installazioni o manufatti di qualunque genere, es. impianti per l’acqua, per il gas, per l’energia elettrica, per il riscaldamento di proprietà esclusiva);
  2. che disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno, ossia che “disponga di un accesso indipendente non comune ad altre unità immobiliari chiuso da cancello o portone d’ingresso che consenta l’accesso dalla strada o da cortile o giardino di proprietà esclusiva”.

Le “unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari”, alle quali la norma agevolativa fa riferimento, vanno individuate verificando la contestuale sussistenza del requisito della “indipendenza funzionale” e dell’”accesso autonomo dall’esterno”, a nulla rilevando, a tal fine, che l’edificio plurifamiliare di cui tali unità immobiliari fanno parte sia costituito o meno in condominio.

 

Superbonus 110% – immobili in comodato d’uso gratuito non registrato

Agenzia delle entrate, risposta n. 327 del 9/9/20

Per aver diritto al superbonus del 110% l’immobile deve essere detenuto in base ad un contratto di locazione, anche finanziaria, o di comodato, regolarmente registrato, ed essere in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario. La mancanza di un titolo di detenzione dell’immobile che risulta da un atto registrato, al momento dell’inizio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese se antecedente, preclude il diritto alla detrazione anche se si provvede alla successiva regolarizzazione.

 

Superbonus 110% – spese per interventi su edifici inagibili

Agenzia delle entrate, risposta n. 326 del 9/9/20

Il superbonus del 110% è fruibile anche in relazione a spese sostenute per gli interventi realizzati su unità collabenti, ossia fabbricati classificati nella categoria catastale F/2 non più agibili o idonei alla funzione per cui erano stati costruiti.

 

Superbonus 110% – interventi su parti comuni di un edificio in condominio e su singole unità immobiliari – limiti di spesa

Agenzia delle entrate, risoluzione n. 60 del 28/9/20

In caso di interventi realizzati su parti comuni di edifici in condominio, per i quali il limite di spesa è calcolato in funzione del numero di unità immobiliari di cui l’edificio è composto, l’ammontare di spesa così determinato costituisce il limite massimo di spesa agevolabile riferito all’intero edificio e non quello riferito alle singole unità che lo compongono. Ciascun condomino può calcolare la detrazione in funzione della spesa a lui imputata in base ai millesimi di proprietà o ai diversi criteri applicabili ed effettivamente rimborsata al condominio, anche in misura superiore all’ammontare commisurato alla singola unità immobiliare.

 

Superbonus 110% – gli interventi “trainanti” su parti comuni dell’edificio in condominio permettono al singolo condomino di accedere al 110% su interventi “trainati” per la propria unità immobiliare

Agenzia delle entrate, risposta n. 408 del 24/9/20

L’effettuazione sulle parti comuni dell’edificio in condominio di almeno un intervento “trainante” consente a ciascun condominio di poter fruire del superbonus effettuando sulla singola unità immobiliare gli interventi “trainati” che rientrano nell’agevolazione.

Se il contribuente ha sostenuto la spesa per gli interventi “trainati” sulla propria unità immobiliare e l’intervento condominiale “trainante” non venga più effettuato per il diniego da parte degli organi competenti delle previste autorizzazioni amministrative, il contribuente non potrà fruire della detrazione del 110% per gli interventi sulle parti interne della propria abitazione.

 

Ecosismabonus – parti comuni di edifici con unico proprietario

Agenzia delle entrate, risposta n. 419 del 29/9/20

Ha diritto alla detrazione cd. Ecosismabonus per le spese relative agli interventi realizzati sulle parti comuni l’unico proprietario di un intero edificio se in esso sono rinvenibili parti comuni a due o più unità immobiliari distintamente accatastate.

 

Sismabonus – ricostruzione dell’edificio con aumento del volume

Agenzia delle entrate, risposta 366 del 16/9/20

Ha diritto alla detrazione prevista dall’art. 16, co. 1-septies del D.L. n. 63/2013, cd. “SISMABONUS, al ricorrere degli altri presupposti previsti, chi acquista unità immobiliari che risultano da interventi di demolizione e ricostruzione dell’edificio, anche se realizzati con aumento volumetrico conformemente alla normativa urbanistica vigente.

 

Infrastrutture di ricarica per veicoli alimentati ad energia elettrica – detrazioni per le spese

Agenzia delle entrate, risposta n. 412 del 25/9/20

Sono agevolabili le spese sostenute dall’1/3/19 al 31/12/21 relative all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW.

È stato chiarito che il limite di 3.000 euro è riferito a ciascun contribuente e costituisce l’ammontare massimo di spesa ammesso alla detrazione anche nell’ipotesi in cui, nello stesso anno, il contribuente sostiene spese per più infrastrutture di ricarica.

 

Agevolazioni “prima casa” – decorrenza del termine di decadenza

Agenzia delle entrate, risposta n. 409 del 24/9/20

In tema di decadenza dall’agevolazione prima casa, con riferimento alla vendita degli immobili con il pagamento del prezzo a rate, il termine di 1 anno per il riacquisto di altra abitazione da adibire a prima casa decorre dall’atto di compravendita ricevuto dal notaio.

 

IMU – agevolazione abitazione principale – requisiti

Cassazione n. 20130 del 24/9/20

Per fruire dell’agevolazione IMU per l’abitazione principale è necessario che in riferimento sia il possessore che il suo nucleo familiare non solo vi dimorino stabilmente, ma vi risiedano anche anagraficamente. Non basta, dunque, che il contribuente abbia la residenza nell’unità abitativa se la residenza anagrafica del coniuge, non legalmente separato, è in altro comune, anche giustificata da esigenze lavorative, posto che l’esenzione è riconosciuta se l’immobile è adibito a dimora abituale dell’intero nucleo familiare.

 

Varie

 

Imposta di registro – compensazione legale

Agenzia delle entrate, risposta 358 del 16/9/20

La disposizione contenuta in un atto di compravendita stipulato nella forma di atto pubblico con la quale le parti dichiarano di avvalersi della compensazione legale di cui all’art. 1243 c.c., non muta la situazione preesistente in quanto l’estinzione dei reciproci debiti si verifica ex lege e, pertanto, non avendo ad oggetto prestazioni a contenuto patrimoniale, è da registrare con applicazione dell’imposta di registro in misura fissa di 200 euro.

 

Imposta di successione – esecutore testamentario obbligato sia alla presentazione della dichiarazione che al pagamento dell’imposta

Agenzia delle entrate, risposta 379 del 18/9/20

L’esecutore testamentario figura tra i soggetti obbligati a presentare la dichiarazione di successione entro il termine di 12 mesi decorrente dalla data in cui ha avuto notizia legale della sua nomina ed è tenuto anche al pagamento dell’imposta di successione.