PASSAPORTO DEI SERVIZI, UNICO, DIGITALE E VOLONTARIO

Ad Amsterdam, lo scorso 13 giugno, il confronto tra i rappresentanti di istituzioni, imprese e associazioni. L’iniziativa consentirà di migliorare il flusso di informazioni e aumenterà scambi e investimenti tra i paesi dell’Ue Il passaporto europeo dei servizi è stato al centro dei lavori della conferenza sul Mercato Unico che si è tenuta ad Amsterdam
Ad Amsterdam, lo scorso 13 giugno, il confronto tra i rappresentanti di istituzioni, imprese e associazioni. L’iniziativa consentirà di migliorare il flusso di informazioni e aumenterà scambi e investimenti tra i paesi dell’Ue

Il passaporto europeo dei servizi è stato al centro dei lavori della conferenza sul Mercato Unico che si è tenuta ad Amsterdam lo scorso 13 giugno e che ha visto la partecipazione di funzionari delle istituzioni europee, rappresentanti delle imprese, delle associazioni di categoria, tra cui Confprofessioni, delle associazioni di consumatori e prestatori di servizi.

 

L’obiettivo dell’UE è incoraggiare i fornitori di servizi, soprattutto nei settori della costruzione e dei servizi alle imprese, ad espandersi all’estero, aiutandoli a superare progressivamente gli ostacoli legati ai requisiti amministrativi e normativi che sussistono nei vari stati membri.

 

Sulla base delle conclusioni assunte nell’incontro di Amsterdam, la creazione del passaporto migliorerà il flusso di informazioni e aumenterà gli scambi e gli investimenti nei settori legati ai servizi tra i paesi dell’UE, permettendo alle imprese di presentare la documentazione necessaria solo una volta. Inoltre, secondo  gli esperti del settore, esso dovrebbe essere uno strumento digitale, volontario, unico, valido in tutta l’UE ed introdotto gradualmente in settori specifici.

 

Inclusa nella strategia per il Mercato Unico annunciata dalla Commissione europea, l’iniziativa era già stata accolta positivamente, in sede di Consiglio, da parte degli stati membri che giudicano il passaporto uno strumento utile a semplificare la prestazione di servizi su base transfrontaliera.

 

La Commissione ha quindi avviato la richiesta di pareri tra gli stakeholder dei settori coinvolti nello sviluppo di un mercato unico dei servizi e, a tal fine, è stata aperta una consultazione pubblica online e sono stati organizzati incontri specifici in vari stati membri.

 

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