Partite Iva in flessione a giugno

Secondo l’Osservatorio del Mef, a giugno aperte quasi 38 mila partite Iva, in calo dell’8% rispetto a un anno fa. Commercio e attività professionali i settori più dinamici A giugno sono state aperte 37.982 nuove partite Iva, in flessione dell’8,2% rispetto allo stesso mese del 2015. Il dato è stato registrato dall’Osservatorio sulle partite Iva
Secondo l’Osservatorio del Mef, a giugno aperte quasi 38 mila partite Iva, in calo dell’8% rispetto a un anno fa. Commercio e attività professionali i settori più dinamici

A giugno sono state aperte 37.982 nuove partite Iva, in flessione dell’8,2% rispetto allo stesso mese del 2015. Il dato è stato registrato dall’Osservatorio sulle partite Iva del Mef, che ha rilevato come il 70,2% delle nuove partite IVA è stato aperto dalle persone fisiche; il 24,0% dalle società di capitali e il 4,9 dalle società di persone. La percentuale dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,9%. Rispetto al mese di giugno 2015 si osserva un calo di aperture per le persone fisiche (-11,4%) e le società di persone (- 5,76) mentre si registra un incremento per le società di capitali (+2,3%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,7% al Centro ed il 35,1% al Sud ed Isole. Rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente alcune regioni registrano incrementi assai consistenti. E’ il caso della Basilicata (+49,6%) e del Molise (+10,3%). Significative flessioni si registrano in Calabria (-17,6%), Puglia (-26,8%) e Sicilia (-18,5%).

In base alla classificazione per settore produttivo il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (22,7% del totale), seguito dalle attività professionali (13,2%) e dall’agricoltura (10,1%). Confrontando i dati con le aperture del mese di giugno 2015, si rilevano incrementi nelle attività immobiliari (+16%), nelle attività professionali (+7,2%) e nell’istruzione (+2,9%); si segnalano invece cali di avviamento nell’agricoltura (-20,7%), nel commercio (-12,3%, che nonostante il calo rimane il settore con il maggior numero di aperture in termini assoluti) e nei servizi alle imprese (-15,2%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile: il 37,5% delle partite Iva è stato aperto da soggetti di sesso femminile. Il 46,7% degli avviamenti è riferito ai giovani fino a 35 anni e il 34,3% a soggetti tra 36 e 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, la distribuzione per classi di età evidenzia una flessione di aperture per tutte le fasce di età, in particolare per la classe oltre i 65 anni (-27,3%).

Il 18,6% di coloro che a giugno hanno aperto una partita Iva risulta nato all’estero.

I soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 12.748, pari a circa il 34% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.