Pari Opportunità, al via il protocollo di collaborazione

Il 18 maggio scorso è stato presentato l’accordo tra Confprofessioni Veneto e la Consigliera regionale di Parità, Sandra Miotto. Obiettivo: ridurre il gender gap in ambito professionale Giovedì 18 maggio, a Vicenza, presso la sede di Confprofessioni Veneto, si è tenuto un incontro di presentazione del protocollo di collaborazione siglato il 20 marzo scorso dal
Il 18 maggio scorso è stato presentato l’accordo tra Confprofessioni Veneto e la Consigliera regionale di Parità, Sandra Miotto. Obiettivo: ridurre il gender gap in ambito professionale

Giovedì 18 maggio, a Vicenza, presso la sede di Confprofessioni Veneto, si è tenuto un incontro di presentazione del protocollo di collaborazione siglato il 20 marzo scorso dal presidente della delegazione veneta di Confprofessioni, Roberto Sartore, e dalla Consigliera regionale di Parità, Sandra Miotto.

Il protocollo, risultato di una serie di confronti iniziati nella primavera del 2016, oltre a richiamare quanto siglato a livello nazionale da Confprofessioni il 22 dicembre scorso con il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri,  sull’inserimento nelle posizioni di vertice di professioniste nelle società controllate da Pubbliche Amministrazioni ed enti pubblici, mira a divulgare la cultura delle pari opportunità nei diversi ambiti sociali, quindi nel mondo del lavoro, imprenditoriale e professionale, scolastico e universitario, dal momento che l’evoluzione storico-sociale ha ampliato la platea dei destinatari degli interventi.

Da una caratterizzazione prettamente  di genere,  che ha richiesto la promozione della  parificazione dei diritti per il mondo femminile,  si è passati alla necessità di un riconoscimento di diritti equilibrato e paritario per tutte le categorie di soggetti svantaggiati e discriminati nella nostra società: anziani,  diversamente abili, disoccupati, soggetti a rischio di povertà e di esclusione sociale, conciliazione dei tempi di vita e lavoro per la  cura della famiglia.  

Particolare attenzione e rilievo viene posta dal protocollo sulla applicazione della legge 120 del 2011, nell’equilibrio di genere per le posizioni apicali degli organismi decisionali nelle imprese pubbliche,  private, e  partecipate. Dagli incontri è emerso che nella regione Veneto è poco diffusa, se non addirittura assente,  la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle imprese,  sia pubbliche che private, da qui la decisione, formalizzata nell’intesa, di creare modalità di intervento per favorire la promozione di una presenza equilibrata di genere nei ruoli decisionali, organizzando attività per la concreta attuazione e condivisione di strumenti atti a monitorare il territorio sulla effettiva attuazione delle disposizioni normative vigenti in materia.

La collaborazione con la Consigliera regionale sarà mirata a creare incontri, workshop, seminari di approfondimento, banche dati,  che affrontino tutte le tematiche regolamentate dal  legislatore nazionale e sovranazionale, ricorrendo agli aiuti stanziati  dalla comunità europea al fine di fare cultura in tutti gli ambiti, sociali  ed imprenditoriali per quanto riguarda il sostegno, ad esempio, alla imprenditorialità femminile, mentre per la conciliazione dei tempi di cura, le prerogative introdotte dal legislatore come incentivazioni  contrattuali ed economiche ai lavoratori.

Dal punto di vista operativo, un ruolo centrale avrà la “Commissione welfare, sicurezza e sviluppo sostenibile”, composta da più rappresentanti di ogni provincia veneta e coordinata da Confprofessioni, che dovrà attuare quanto previsto dall’accordo e adattarlo alle necessità manifestate dai  territori veneti.

 

Guarda l’intervista alla Consigliera regionale di Parità.