Pansini: «La politica ascolti i suggerimenti dei professionisti»

Il segretario generale dell’ANF appoggia il ricorso dell’ANC per denunciare i rischi della fatturazione elettronica. Di seguito il comunicato stampa dell’Associazione nazionale Forense L’Associazione nazionale Forense sostiene il ricorso fatto dall’ANC (Associazione nazionale commercialisti) contro l’Agenzia delle Entrate, in cui vengono denunciati i rischi che comporterebbe l’adozione della fatturazione elettronica.   «Comprensibile, dopo l’indifferenza mostrata
Il segretario generale dell’ANF appoggia il ricorso dell’ANC per denunciare i rischi della fatturazione elettronica. Di seguito il comunicato stampa dell’Associazione nazionale Forense

L’Associazione nazionale Forense sostiene il ricorso fatto dall’ANC (Associazione nazionale commercialisti) contro l’Agenzia delle Entrate, in cui vengono denunciati i rischi che comporterebbe l’adozione della fatturazione elettronica.

 

«Comprensibile, dopo l’indifferenza mostrata dal legislatore, l’iniziativa del ricorso giudiziario depositato oggi dall’Associazione Nazionale Commercialisti presso il Tribunale Civile di Roma contro l’Agenzia delle Entrate – dichiara il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, Luigi Pansini – per chiedere il differimento dell’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica, in ragione dei vizi evidenti sul possibile uso improprio dei dati, che possono compromettere tanto la privacy degli utenti quanto la  sicurezza del sistema economico del Paese».

 

«Stupisce – continua Pansini – che il Governo e il legislatore siano rimasti sostanzialmente inerti di fronte alle puntuali segnalazioni giunte dagli operatori del settore, tradottesi anche in un provvedimento del Garante della Privacy, e non forniscano soluzioni che siano frutto del confronto con i tecnici, come è normale che sia in una dialettica costruttiva tra politica ed esperti delle singole materie di competenza. Digitalizzare deve significare semplificare e abbattere costi, dunque ben venga  la  fattura elettronica ma con modalità che consentano un alleggerimento degli oneri per il tessuto delle PMI e delle libere professioni, e non, viceversa , un ulteriore carico di adempimenti e di costi».

 

«La riservatezza dei dati aziendali – conclude Pansini – con una massiva e indiscriminata raccolta di informazioni commerciali, è un tema che non può assolutamente essere sottovalutato, in quanto è di tutta evidenza che operiamo in un’epoca in cui ci si trova immersi nell´economia digitale, per cui occorre massima attenzione con riferimento agli aspetti della sicurezza dei sistemi e delle infrastrutture utilizzate. La politica sappia ascoltare i suggerimenti dei professionisti per il sistema paese, che si tratti sia di fatturazione elettronica che di riforme dei processi civile e penale o, più in generale, di servizi in favore dei cittadini e delle imprese».