Ordini professionali, la lente dell’Anac può attendere

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Consiglio nazionale forense sospendendo la sentenza del Tar del Lazio. Fissata l’udienza pubblica per il prossimo 17 novembre Congelati i poteri dell’Anac nei confronti degli ordini professionali. Il Consiglio di Stato, con ordinanza del 1° aprile 2016, ha infatti accolto il ricorso del Consiglio nazionale forense
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Consiglio nazionale forense sospendendo la sentenza del Tar del Lazio. Fissata l’udienza pubblica per il prossimo 17 novembre

Congelati i poteri dell’Anac nei confronti degli ordini professionali. Il Consiglio di Stato, con ordinanza del 1° aprile 2016, ha infatti accolto il ricorso del Consiglio nazionale forense (Cnf) e degli Ordini degli avvocati contro l’Autorità Nazionale Anticorruzione sospendendo l’esecutività della sentenza del Tar del Lazio (n. 11392/2015), relativa all’applicazione delle disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione (l.190/2012) agli ordini e collegi professionali.

 

Il Tribunale amministrativo aveva precedentemente respinto il ricorso presentato dal Cnf e dagli Ordini forensi ai fini dell’annullamento della delibera con cui l’ANAC ha ritenuto la legge n. 190 del 2012 applicabile anche agli ordini e ai collegi professionali, in quanto «enti pubblici non economici».

 

Ora il Consiglio di stato, fissando l’udienza pubblica per il prossimo 17 novembre, ha quindi provveduto ad accogliere l’istanza di sospensione della sentenza del Tar, avanzata dagli avvocati, “tenuto anche conto degli sviluppi normativi attualmente in itinere, aventi finalità chiarificatrici riguardo alla portata applicativa soggettiva dell’attuale disciplina normativa in materia di contrasto alla corruzione”.