Ordini, la trasparenza slitta al 23 dicembre 2016

Una comunicazione dell’Autorità anticorruzione ha differito il termine dell’applicazione delle norme sulla trasparenza per gli ordini e collegi professionali  L’applicazione della normativa sulla trasparenza negli ordini e nei collegi professionali slitta al 23 dicembre 2016. Lo si apprende da una comunicazione del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, depositata lo scorso 18 luglio al Consiglio dell’Autorità nazionale
Una comunicazione dell’Autorità anticorruzione ha differito il termine dell’applicazione delle norme sulla trasparenza per gli ordini e collegi professionali

 L’applicazione della normativa sulla trasparenza negli ordini e nei collegi professionali slitta al 23 dicembre 2016. Lo si apprende da una comunicazione del presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, depositata lo scorso 18 luglio al Consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione. Dopo la delibera n. 380 del 6 aprile 2016 che aveva differito il termine ultimo degli adempimenti disposti da Anac nei confronti degli ordini e dei collegi professionali al 31 marzo 2016 fino all’entrata in vigore delle disposizioni correttive del d.lgs. 33/2013, l’Autorità ha deciso di prorogare il termine al 23 dicembre 2016 alla luce di quanto previsto dal d.lgs. 97/2016 con riferimento agli ordini professionali, dal contenuto del Piano Nazionale Anticorruzione (Pna) nonché della necessaria adozione di Linee guida da parte di Anac.

Disciplina compatibile con gli ordini. L’Anac ricorda che il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza” ha modificato numerose disposizioni del d.lgs. 33/2013 in una logica di semplificazione degli oneri e, nel contempo, di maggiore accesso a dati e documenti detenuti da soggetti pubblici. In particolare, la nuova disciplina ha chiarito che il regime della trasparenza previsto per tutte le pubbliche amministrazioni si applica anche agli ordini professionali “in quanto compatibile”. Lo stesso decreto legislativo, ha previsto che l’Autorità, con il Piano nazionale anticorruzione, “può precisare gli obblighi di pubblicazione e le relative modalità di attuazione in relazione alla loro dimensione organizzativa e alle attività svolte prevedendo, in particolare, modalità semplificate  per i Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, per gli ordini e i collegi professionali”.

Secondo la normativa vigente, le amministrazioni e gli enti hanno sei mesi per adeguarsi alle novità del decreto in materia di trasparenza. Nel Pna, approvato dall’Autorità il 6 luglio 2016 è stato previsto che, nel periodo transitorio, cioè fino al 23 dicembre 2016, l’attività di vigilanza dell’Anac avrà ad oggetto gli obblighi di trasparenza non modificati dal d.lgs. 97/2016, salvo riprendere, anche per gli altri, dopo detta data. Per quanto concerne gli ordini e i collegi professionali, l’Anac con la delibera n. 380 del 6 aprile 2016 aveva deciso di differire il termine ultimo degli adempimenti disposti dall’autorità stessa nei loro confronti, con riferimento agli artt. 14 e 22, dal 31 marzo 2016 fino all’entrata in vigore delle disposizioni correttive del d.lgs. 33/2013. Con il comunicato del 6 luglio scorso, L’Aha specificato che il predetto termine è da intendersi ulteriormente differito fino al 23 dicembre 2016. Quanto, infine, alla prevenzione della corruzione si richiama l’approfondimento specifico del Pna 2016 nel quale si definiscono gli obblighi degli ordini e dei collegi professionali sulla necessaria adozione del Piano triennale di prevenzione della corruzione, comprensivo delle misure di attuazione degli obblighi di trasparenza.