Occupazione, investimenti, immigrazione e sicurezza nel budget Ue

La Commissione europea ha proposto il progetto di bilancio per l’anno 2018. Oltre 160 miliardi di euro di impegni e 145 di pagamenti ripartiti in diversi settori Impulso alla creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani, incentivi alla crescita e agli investimenti strategici, una risposta efficace alle sfide geopolitiche attuali, con particolare attenzione
La Commissione europea ha proposto il progetto di bilancio per l’anno 2018. Oltre 160 miliardi di euro di impegni e 145 di pagamenti ripartiti in diversi settori

Impulso alla creazione di posti di lavoro, soprattutto per i giovani, incentivi alla crescita e agli investimenti strategici, una risposta efficace alle sfide geopolitiche attuali, con particolare attenzione alla migrazione e alla sicurezza (sia dentro che fuori l’UE) sono le priorità contenute nella bozza di bilancio presentata dall’esecutivo europeo lo scorso 30 maggio.

Günther H. Oettinger, Commissario per il bilancio e le risorse umane, ha affermato la necessità di trovare un equilibrio tra gli impegni presi negli scorsi anni e le azioni da intraprendere per far fronte alle sfide emerse recentemente e accrescere il valore aggiunto dell’UE. Come in tutte le altre iniziative europee, anche in questo caso è necessario impegnarsi sul conseguimento di risultati concreti, a cui contribuiranno anche i finanziamenti europei.

Oltre ai 161 miliardi euro di impegni si prevedono circa 145 miliardi di pagamenti, una cifra superiore a quella dello scorso anno, grazie al rapido avanzamento dei programmi 2014-2020 dei fondi strutturali e di investimento dell’UE, che rimangono i principali strumenti d’investimento a sostegno di imprese (soprattutto PMI) così come di ambiti quali la ricerca e l’innovazione, i trasporti, l’ambiente e lo sviluppo rurale. Rispetto allo scorso anno nel capitolo relativo alla crescita intelligente e sostenibile si registra un aumento degli impegni per competitività per la crescita e l’occupazione del 2,5% mentre per la coesione economica, sociale e territoriale si rileva un + 2,4%; anche i pagamenti aumentano nelle suddette categorie, rispettivamente del 3,9 e 25,7%.

Lo schema di bilancio proposto rientra nei limiti stabiliti dal Parlamento e Stati membri nel Quadro finanziario pluriennale (2014-2020) di cui è prevista una revisione intermedia da parte del Consiglio, dopo il voto britannico dell’8 giugno. Questo sarà chiamato, assieme al Parlamento, a discutere congiuntamente la proposta prima di procedere con l’approvazione finale congiunta, che avverrà probabilmente dopo il 20 novembre di quest’anno.