Ministero: ultimo trimestre 2015 raddoppiati i contratti stabili

Pubblicata la nota del Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie per il periodo ottobre-dicembre. In calo gli avviamenti di lavoro in regime di apprendistato (-17,7%) Nel trimestre ottobre – dicembre 2015, i nuovi contratti a tempo indeterminato stipulati sono stati 739.880 con un aumento del 100,9% rispetto allo stesso periodo del 2014 (368 mila). Lo rende noto
Pubblicata la nota del Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie per il periodo ottobre-dicembre. In calo gli avviamenti di lavoro in regime di apprendistato (-17,7%)

Nel trimestre ottobre – dicembre 2015, i nuovi contratti a tempo indeterminato stipulati sono stati 739.880 con un aumento del 100,9% rispetto allo stesso periodo del 2014 (368 mila). Lo rende noto il ministero del Lavoro nelle Comunicazioni Obbligatorie. Le altre forme contrattuali evidenziano invece una riduzione nel numero di avviamenti (-40,4% le collaborazioni, -17,7% l’apprendistato, -7,7% il tempo determinato). In totale, i contratti avviati nel trimestre in esame sono stati 2,5 milioni.

 

Secondo i dati del ministero, il numero di nuovi contrattualizzati mostra una crescita, rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, del 17,8% a fronte di un aumento del volume di rapporti di lavoro avviati pari a +7,2%. Il gap tra i due dati, pari a oltre il 10%, si accompagna inoltre alla diminuzione del numero medio di attivazioni per individuo che, rispetto al quarto trimestre 2014 passa da 1,47 all’attuale 1,34. “I dati evidenziano, dunque, la tendenza in atto verso l’allungamento della durata e la maggiore stabilità dei contratti di lavoro”, si legge nella nota.

 

Nel quarto trimestre 2015 si sono registrate 3.104.151 cessazioni di rapporti di lavoro, di queste circa 1.390 mila hanno riguardato donne e 1.714 mila uomini. Rispetto allo stesso periodo del 2014, il numero delle cessazioni risulta in diminuzione del 3,6%, pari a -117.408 unità.

 

L’analisi per settore di attività economica mostra un decremento generale del numero di cessazioni, rispetto allo stesso trimestre del 2014, in particolare nel comparto industria (-10,9%) e nell’industria in senso stretto (-12%). Nel settore servizi la riduzione delle cessazioni è pari al 5,4%. Un aumento delle cessazioni contrattuali si rileva, invece, nel comparto agricolo: +6%.

 

La nota ministeriale segnala, inoltre, l’aumento dell’8,9% delle dimissioni da parte del lavoratore e la riduzione del 14,9% dei licenziamenti. Diminuiscono, infine, le conclusioni per “cessazione attività”, in calo di 5.397 unità (-21,3%) rispetto al quarto trimestre dell’anno precedente. I lavoratori interessati da cessazioni nel periodo esaminato sono stati 2.390.734 in diminuzione dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2014.