Mercato unico, una strategia per la crescita

Lo scorso 27 gennaio l’audizione del PPE al Parlamento europeo. La commissaria Bieńkowska: “Professionisti europei svantaggiati a causa dei troppi vincoli normativi” Il 27 gennaio scorso, presso il Parlamento europeo a Bruxelles, si è tenuta un’audizione sulla strategia per il mercato unico, che ha permesso uno scambio di opinioni tra alcuni membri del Partito popolare
Lo scorso 27 gennaio l’audizione del PPE al Parlamento europeo. La commissaria Bieńkowska: “Professionisti europei svantaggiati a causa dei troppi vincoli normativi”

Il 27 gennaio scorso, presso il Parlamento europeo a Bruxelles, si è tenuta un’audizione sulla strategia per il mercato unico, che ha permesso uno scambio di opinioni tra alcuni membri del Partito popolare europeo (PPE), la commissaria europea per il mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le piccole e medie imprese Elżbieta Bieńkowska ed esponenti del mondo imprenditoriale europeo. Al centro del dibattito la necessità, sostenuta da tutti gli stakeholders coinvolti, di intensificare il lavoro per il completamento del mercato unico come stimolo per crescita, innovazione, investimenti e lavoro. Il periodo di crisi economico-finanziaria appena trascorso, infatti, è stato caratterizzato da sforzi per rinvigorire e rilanciare il mercato unico, per realizzare il suo pieno potenziale e conseguire una crescita di lungo periodo.

 

Il progetto di relazione sulla strategia, il cui iter è iniziato con uno scambio di opinioni in commissione Mercato interno lo scorso 10 dicembre, è ora nelle mani dell’onorevole Lara Comi, tra i relatori della riunione. Il testo prevede misure in materia di competitività delle PMI e per la creazione e lo sviluppo coordinato di nuove attività economiche, come le start up, attraverso l’erogazione di fondi ad hoc.

 

La commissaria Bieńkowska ha condiviso i contenuti del progetto di relazione e sottolineato come i professionisti europei siano svantaggiati rispetto ai colleghi al di fuori dell’Ue, a causa dei troppi vincoli normativi esistenti e della mancanza di una strategia unica e condivisa che possa permettere loro di muoversi uniti e coordinati verso il superamento di questi ostacoli. La commissaria ha anche risposto alle domande dell’onorevole Comi in merito ai fallimenti e all’unione fiscale, assicurando come la Commissione stia lavorando in tal senso. La raccomandazione 2014/135/UE del 12 marzo 2014 stabilisce infatti una serie di principi relativi alle procedure di insolvenza nazionali per le imprese in difficoltà finanziaria e sottolinea l’importanza di incoraggiare le imprese sane a intraprendere una ristrutturazione precoce per prevenire l’insolvenza.  

 

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