Mercato del lavoro, 32 mila occupati in più a fine 2016

Secondo i dati Istat, il tasso di occupazione sale al 57,4% (+0,1 punti percentuali). A trainare i 50-64enni e il lavoro indipendente. In diminuzione il tempo indeterminato e l’occupazione al Sud (-0,7%). Calano le ore di Cig   Nella fotografia scattata dall’Istat al mercato del lavoro, nel quarto trimestre 2016 l’occupazione risulta in aumento di 32 mila
Secondo i dati Istat, il tasso di occupazione sale al 57,4% (+0,1 punti percentuali). A trainare i 50-64enni e il lavoro indipendente. In diminuzione il tempo indeterminato e l’occupazione al Sud (-0,7%). Calano le ore di Cig

 

Nella fotografia scattata dall’Istat al mercato del lavoro, nel quarto trimestre 2016 l’occupazione risulta in aumento di 32 mila unità rispetto al trimestre precedente (+0,1%). Il tasso di occupazione sale dunque al 57,4%, sintesi di una lieve flessione per i 15-34enni (-0,1 punti), della stabilità per i 35-49enni, e di una crescita per i 50-64enni (+0,4 punti).

Secondo i dati, l’aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato della ripresa del lavoro indipendente (+28 mila, 0,5%), della ulteriore crescita dei dipendenti a termine (+22 mila, 0,9%) e della lieve diminuzione del lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (-17 mila, -0,1%). L’aumento dell’occupazione riguarda entrambi i generi ed è concentrata nel Centro-Nord (+76 mila, 0,5%), a fronte di una diminuzione nel Mezzogiorno (-43 mila, -0,7%).

Parallelamente, il tasso di disoccupazione si attesta all’11,9%, in crescita di 0,2 punti percentuali dopo la sostanziale stabilità dei quattro trimestri precedenti. Prosegue il calo del tasso di inattività (-0,3 punti percentuali), che si attesta al 34,7%.

Nelle imprese dell’industria e dei servizi le posizioni lavorative dipendenti sono aumentate dello 0,6% su base congiunturale e del 2,6% su base annua. Contemporaneamente, l’Istat rende noto che le ore di cassa integrazione (Cig) sono scese da 14,8 a 11,6 per mille ore lavorate. Prosegue, infine, la crescita delle posizioni in somministrazione che aumentano del 4,2% in termini congiunturali e del 13,0% su base annua.