Le misure del Decreto Ristori

Presentato il 27 ottobre il Decreto Legge che prevede ulteriori misure urgenti per i lavoratori colpiti dalla seconda ondata del virus Indennizzi del 100% rispetto a maggio per tassisti e autonoleggi; del 150% per bar, gelaterie, pasticcerie, alberghi, case vacanze; del 200% per ristoranti, cinema, teatri, palestre, sale da gioco, impianti termali; del 400% per
Presentato il 27 ottobre il Decreto Legge che prevede ulteriori misure urgenti per i lavoratori colpiti dalla seconda ondata del virus

Indennizzi del 100% rispetto a maggio per tassisti e autonoleggi; del 150% per bar, gelaterie, pasticcerie, alberghi, case vacanze; del 200% per ristoranti, cinema, teatri, palestre, sale da gioco, impianti termali; del 400% per discoteche e sale da ballo. 

 

Queste le cifre del Decreto Ristori, approvato martedì 27 ottobre dal Governo, che prevede diverse misure a sostegno del tessuto economico del Paese, bloccato nuovamente dalla crescita dei contagi.

 

Tra queste lo stanziamento di 2,4 miliardi di euro di aiuti a fondo perduto per circa 460 mila imprese investite dal “lockdown” light di queste settimane; lo stop alla seconda rata Imu del 16 dicembre per le imprese; un nuovo credito d’imposta del 60% per chi ha avuto perdite di fatturato, anche per chi ha ricavi superiori a 5 milioni. 

 

Per quanto riguarda il capitolo lavoro, il decreto prevede fino a 6 settimane in più di CIG da usufruire tra il 16 novembre e il 31 gennaio per i datori di lavoro che hanno esaurito il periodo di 9 settimane e il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio 2020.

 

Con il Decreto viene introdotto un nuovo intervento di welfare per le famiglie sotto i 15 mila euro di reddito Isee. A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

 

Previste poi indennità ad hoc per i settori più colpiti: 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo; la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo; 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator; 100 milioni per editoria, fiere e congressi; 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale; 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali; da 600 a 800 euro per i lavoratori del settore sportivo e 50 milioni di euro per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività.

 

Importante anche lo sforzo per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus, come lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia e l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.

 

Il decreto, ha dichiarato in conferenza stampa il presidente del consiglio Giuseppe Conte, «prevede lo stanziamento di oltre 5 miliardi di euro per dare risorse immediate a beneficio delle categorie degli operatori economici e dei lavoratori interessati dalle misure restrittive dell’ultimo DPCM». Parole confermate dal ministro Gualtieri, che ha precisato: «5,4 miliardi verrano mobilitati in termini di indebitamento netto, 6,2 miliardi in termini di saldo netto da finanziare». 

 

Tutte le misure al link: https://bit.ly/3kdK2PT