Lavoro, Istat: A luglio continua il trend negativo

La diminuzione dell’occupazione coinvolge esclusivamente le donne, in particolare tra 15 e 49 anni. Nel trimestre maggio-luglio si registra invece un aumento degli occupati dello 0,7% rispetto ai primi tre mesi Il numero degli occupati di luglio 2018 conferma il trend negativo del mese precedente, con una flessione dello 0,1%, circa 28mila posti di lavoro
La diminuzione dell’occupazione coinvolge esclusivamente le donne, in particolare tra 15 e 49 anni. Nel trimestre maggio-luglio si registra invece un aumento degli occupati dello 0,7% rispetto ai primi tre mesi

Il numero degli occupati di luglio 2018 conferma il trend negativo del mese precedente, con una flessione dello 0,1%, circa 28mila posti di lavoro in meno. A renderlo noto l’Istat che evidenzia, inoltre, un tasso di occupazione invariato al 58,7%. A essere colpite dal calo occupazionale le donne, in particolare quelle tra i 15 e i 49 anni. In aumento, invece gli occupati ultracinquantenni.

Alla flessione degli occupati si accompagna anche una diminuzione della disoccupazione: cercano lavoro 113mila persone in meno rispetto allo scorso giugno, il dato riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età. A fronte del calo degli occupati e dei disoccupati, a luglio l’Istat registra un aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, lo 0,7% in più rispetto a giugno. Il tasso di inattività sale quindi al 34,3%.

Allargando lo sguardo al trimestre maggio-luglio i dati Istat risultano invece positivi, con un aumento degli occupati dello 0,7% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. La crescita abbraccia entrambi i generi e tutte le classi d’età, ma in particolare si concentra sugli ultracinquantenni (123mila in più). L’incremento ha riguardato i lavoratori a termine e gli indipendenti, mentre hanno registrano un lieve calo quelli dipendenti permanenti. Alla crescita degli occupati è seguito un calo dei disoccupati del 3,1% e degli inattivi pari allo 0,5%.

Su base annua, a luglio l’occupazione è cresciuta dell’1,2%, pari a 277 mila rapporti lavorativi. La ripresa interessa uomini e donne principalmente con contratti a termine (336mila occupati) e indipendenti (63 mila lavoratori), mentre calano consistentemente i dipendenti permanenti (122 occupati in meno). Le fasce d’età interessata della ripresa sono soprattutto gli ultracinquantenni e i lavoratori tra i 15 e 34 anni, diminuiscono, invece, gli occupati tra i 35 e i 49 anni. Nel complesso a fronte della crescita degli occupati si rileva il calo dei disoccupati (-9,1%, pari a -271 mila) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,7%, -92 mila).