Juncker: Per l’Ue decisivi i prossimi dodici mesi

A Strasburgo, il presidente della Commissione europea ha parlato delle sfide che attendono l’Unione: Brexit, crisi rifugiati, evasione fiscale e terrorismo. Tra le priorità, ampliamento del Fondo per gli investimenti strategici e mercato unico digitale «I prossimi dodici mesi saranno decisivi per ridare unità all’Unione europea – ha affermato Jean-Claude Juncker nel suo discorso annuale
A Strasburgo, il presidente della Commissione europea ha parlato delle sfide che attendono l’Unione: Brexit, crisi rifugiati, evasione fiscale e terrorismo. Tra le priorità, ampliamento del Fondo per gli investimenti strategici e mercato unico digitale

«I prossimi dodici mesi saranno decisivi per ridare unità all’Unione europea – ha affermato Jean-Claude Juncker nel suo discorso annuale sullo Stato dell’Unione, tenutosi a Strasburgo lo scorso 14 settembre. Numerose e difficili sono le questioni che l’UE sta affrontando: dalla Brexit alla crisi dei rifugiati, dalla promozione dello stato di diritto alla lotta all’evasione fiscale, dal terrorismo alla “creazione di un’Europa più sociale”». L’UE ha bisogno di un «programma di azioni concrete che contribuisca alla realizzazione di un’Europa migliore, che protegga e preservi il modo di vivere europeo».

Tra le altre sfide citate dal presidente della Commissione ci sono la rapida ratifica dell’accordo sul cambiamento climatico, ulteriori accordi di libero scambio con Paesi terzi, tra cui il CETA, la normativa sulla protezione dei dati e la disoccupazione, il cui livello rimane troppo alto.

L’UE, secondo Juncker, deve investire nei giovani, in chi cerca lavoro e nelle start-up: a questo proposito, ha annunciato che la Commissione proporrà il raddoppio dell’importo del Fondo europeo per gli investimenti strategici e l’estensione della sua durata, con l’obiettivo di raggiungere la somma di 500 miliardi entro il 2020 e di 630 miliardi entro il 2022, cercando di attrarre investimenti privati. A tal fine la Commissione ha anticipato la proposta sulla creazione di un’unione dei mercati del capitale.

Il presidente ha inoltre sottolineato l’importanza dello stare al passo con un’economia che tende a diventare sempre più digitalizzata e di garantire un collegamento internet ad alta velocità per tutti i cittadini. In quest’ottica la Commissione sta riformando il settore della telecomunicazione, stabilendo un nuovo quadro normativo che favorisca gli investimenti nelle nuove tecnologie, in linea con la creazione del mercato unico digitale.

I vari punti del discorso del presidente Juncker costituiranno il contributo della Commissione alla riunione informale dei capi di Stato o di governo che si svolgerà a Bratislava e saranno il punto di partenza per il dialogo col Parlamento europeo e con il Consiglio per la redazione del programma di lavoro per l’anno prossimo.

 

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