Istat: ad ottobre cala la disoccupazione giovanile

Presentati il 30 novembre scorso i dati provvisori sul mondo del lavoro. In aumento l’occupazione nella fascia 15-34 anni e per gli over 50. Il tasso di occupazione resta invariato (58,1%) Ad ottobre 2017 diminuisce la disoccupazione giovanile e rimane invariato il tasso di disoccupazione. Resta fisso, invece, il tasso di occupazione rispetto al mese
Presentati il 30 novembre scorso i dati provvisori sul mondo del lavoro. In aumento l’occupazione nella fascia 15-34 anni e per gli over 50. Il tasso di occupazione resta invariato (58,1%)

Ad ottobre 2017 diminuisce la disoccupazione giovanile e rimane invariato il tasso di disoccupazione. Resta fisso, invece, il tasso di occupazione rispetto al mese di settembre. Lo rileva l’Istituto nazionale di statistica nell’ultima nota, rilasciata il 30 novembre, sui dati provvisori sul mondo del lavoro.

L’Istat ha evidenziato una sostanziale stabilità del mercato del lavoro, per gli italiani tra i 15 e 64 anni, con un tasso di occupazione al 58,1% che non ha subito variazioni.

 

L’Istituto precisa, inoltre, come la stabilità dell’occupazione nell’ultimo mese sia frutto di un calo nella fascia dei 25-49enni e di un aumento tra gli over 50. Tra questi, in netta crescita sono i dipendenti a tempo determinato (+387mila) mentre sono in calo gli indipendenti (-140mila).

Cresce visibilmente la fascia degli over 50 che fa registrare un aumento di 340.000 unità. Segue anche quella tra i 25 e i 34 anni che registra un avanzamento di 11.000 unità e quella tra i 15 e i 24 anni con un aumento di 18.000 occupati. Non si può dire lo stesso, invece, per gli occupati tra i 35 e i 49 anni che registrano una perdita di 123.000 unità.

 

A ottobre, dunque, gli occupati in Italia restano stabili: 23.082.000 italiani al lavoro, 5 mila in meno rispetto a settembre ma in aumento rispetto all’ottobre 2016 con una crescita di 246mila occupati nell’ultimo anno. I disoccupati nel mese di ottobre erano, invece, 2.879.000, in calo di 4mila unità rispetto a settembre e di 140 mila unità rispetto a ottobre 2016.