Irpinia e Basilicata, 40 anni fa la tragedia

Il coordinamento nazionale di ASSO Ingegneri e Architetti ricorda il terribile sisma del 23 novembre 1980 Il  quarantennale  del  terremoto  del  23  novembre  1980,  che  colpì  duramente  le  popolazioni  dell’Irpinia  e della Basilicata,  offre lo spunto agli ingegneri e architetti liberi professionisti  d’Italia  per  una  responsabile riflessione su ciò che in questi 40 anni è
Il coordinamento nazionale di ASSO Ingegneri e Architetti ricorda il terribile sisma del 23 novembre 1980

Il  quarantennale  del  terremoto  del  23  novembre  1980,  che  colpì  duramente  le  popolazioni  dell’Irpinia  e della Basilicata,  offre lo spunto agli ingegneri e architetti liberi professionisti  d’Italia  per  una  responsabile riflessione su ciò che in questi 40 anni è stato fatto in quei territori da un punto di vista del recupero e della successiva programmazione tecnica ed economica.

 

E’ con questo messaggio  –  di memoria e di proposta  –  che il  Coordinamento  Nazionale di ASSO INGEGNERI ed ARCHITETTI  intende  ricordare quei giorni drammatici  che segnarono  profondamente il tessuto  sciale ed economico di quelle popolazioni. Ed è doloroso affermarlo ma ci sono ancora ferite aperte.

 

Sappiamo con certezza che  fenomeni sismici, più o meno distruttivi, si presentano in  Italia con frequenza accertata e  ad ogni evento l’approccio è esclusivo del governo  centrale con provvedimenti non omogenei fra loro. Il più delle volte assistiamo a  soluzioni disparate  e diverse a seconda dei governi,  creando grandi difficoltà  nella  gestione  di  regole  sempre  diverse  e  nella  gestione  del  lavoro  dei  tecnici  che  ostacolano l’attività edilizia ed il suo indotto che sappiamo essere comparti trainanti dell’economia del nostro Paese.

 

Mai  come  adesso  siamo  consapevoli  del  ruolo  che  ci  spetta  e  le  professionalità  di  ingegneri  e architetti liberi  professionisti  sono  a  disposizione  del  nostro  Paese.  La  capacità  tecnica  c’è  e  viene  continuamente ampliata ma mano  che  nuove  e  consolidate  tecnologie  permettono  un  avanzamento  delle conoscenze e delle  soluzioni  specialistiche.  Ciò  che  è  mancata  è  stata  una  visione  complessiva  e  strutturata  a  livello nazionale,  del  complesso  tema  della  prevenzione  e  della  ricostruzione  post  sisma  al  fine  di  garantire soluzioni certe dal punto di vista della sicurezza, della vivibilità dei territori e dei tempi di realizzazione degli interventi al fine di non pesare sull’economia del Paese ed allentare il disagio della popolazione coinvolta.

 

ASSO  INGEGNERI  ARCHITETTI  ritiene  essenziale  il  tema  delle  competenze  che  deve  però  trovare  in  una politica  corretta  e  lungimirante  un  partner  per  individuare  soluzioni  tecniche  adeguate,  coordinate  ed omogenee nel lungo periodo,  sapendo che un lavoro ben fatto, alla fine, costa meno in termini di tempo, risorse e spazio.  Gli strumenti che oggi si presentano  –  uno tra tutti il superbonus  110%  –  possono essere una grande opportunità, ma ancora una volta puntuale e non inserita in una programmazione di più ampio respiro e con necessità di chiarimenti e definizione delle rispettive responsabilità dei soggetti in campo.

 

ASSO  continuerà a essere da stimolo per la politica e le istituzioni affinché gli errori del passato siano di insegnamento  per tutta la nostra società   con lo sguardo sempre rivolto alle nuove generazioni  e l’augurio che riescano ad essere artefici di un futuro di salute e progresso economico.