INNOVAZIONE, ITALIA AL 17° POSTO

Pubblicata la classifica europea di valutazione dell’innovazione 2016. Pur collocandosi tra gli innovatori moderati, il nostro Paese vanta due poli regionali di eccellenza: Piemonte e Friuli La Commissione europea ha pubblicato i risultati del quadro europeo di valutazione dell’innovazione del 2016. L’Italia,  pur collocandosi tra gli innovatori moderati, al diciassettesimo posto della classifica dopo la
Pubblicata la classifica europea di valutazione dell’innovazione 2016. Pur collocandosi tra gli innovatori moderati, il nostro Paese vanta due poli regionali di eccellenza: Piemonte e Friuli

La Commissione europea ha pubblicato i risultati del quadro europeo di valutazione dell’innovazione del 2016. L’Italia,  pur collocandosi tra gli innovatori moderati, al diciassettesimo posto della classifica dopo la Repubblica Ceca e prima del Portogallo, vanta due poli di innovazione regionali: il Piemonte e il Friuli-Venezia Giulia. Nel complesso, secondo l’analisi della Commissione, l’elemento propulsore fondamentale per diventare leader nell’innovazione risulta essere l’adozione di un sistema di innovazione che riesca a combinare investimenti pubblici e privati, partnership efficaci tra imprese e mondo accademico, una solida base di istruzione e ricerca di eccellenza.

 

Secondo la Commissaria per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le PMI, Elżbieta Bieńkowska, è importante che le PMI innovative e le start-up trovino un proprio spazio all’interno del mercato unico per svilupparsi. Per raggiungere questo obiettivo occorrere semplificare il regolamento sull’IVA, adeguare le norme in materia di insolvenza, rendere più accessibili le informazioni sulle prescrizioni normative e impegnarsi ad elaborare un quadro giuridico in materia di proprietà intellettuale chiaro e che rispecchi le esigenze delle PMI. Inoltre, Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la scienza e l’innovazione, ha dichiarato che la Commissione sta lavorando per migliorare l’accesso ai finanziamenti da parte dei privati, attraverso il piano di investimenti per l’Europa di 315 miliardi e i preparativi per la creazione di un nuovo consiglio europeo per l’innovazione.

 

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