Incentivi e crescita, appuntamento al Mise

Confprofessioni al tavolo convocato dal vicepremier Di Maio per discutere delle misure sulla competitività e lo sviluppo del sistema economico. Impresa 4.0, flat tax ed equo compenso i punti su cui si deve ancora lavorare Doppio appuntamento al Mise per Confprofessioni. Il 12 marzo la Confederazione presieduta da Gaetano Stella ha infatti partecipato alla presentazione
Confprofessioni al tavolo convocato dal vicepremier Di Maio per discutere delle misure sulla competitività e lo sviluppo del sistema economico. Impresa 4.0, flat tax ed equo compenso i punti su cui si deve ancora lavorare

Doppio appuntamento al Mise per Confprofessioni. Il 12 marzo la Confederazione presieduta da Gaetano Stella ha infatti partecipato alla presentazione del portale unico per gli incentivi alle imprese e al tavolo tecnico Pmi per discutere delle misure sulla competitività e la crescita. In mattinata, il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha illustrato al mondo delle imprese, delle associazioni e delle parti sociali il sito – www.incentivi.gov.it – che riunisce tutte le informazioni sulle agevolazioni destinate all’avvio di una nuova impresa, agli investimenti in innovazione, alla crescita, al rafforzamento patrimoniale, agli investimenti in macchinari, impianti e software, all’internazionalizzazione, agli investimenti in formazione, in ricerca e sviluppo, in efficienza energetica, in nuove assunzioni, fino ad arrivare agli sgravi fiscali.

 

Uno strumento giudicato interessante da Luigi Carunchio della Giunta nazionale di Confprofessioni: «Cambia il paradigma del rapporto con chi fruisce di finanziamenti» ha detto Carunchio al tavolo tecnico del Mise presieduto dal vicepremier Di Maio. «Se fino a oggi si faceva impresa sulla base dei contributi disponibili, oggi attraverso questa nuova piattaforma, che presenta un’ottima fruibilità, le imprese che possono verificare in un clic tutte le agevolazioni previste per lo sviluppo della propria attività.

 

Numerosi i temi affrontati nel corso della riunione tecnica del Mise. Sul tema dell’Impresa 4.0, dove Confprofessioni ha sottolineato come «Le norme nazionali e europee hanno già chiarito che i professionisti sono equiparati a tutti gli effetti alle Pmi, ma la burocrazia continua a chiedere il certificato di iscrizione alle camere di commercio. Un nodo che blocca l’accesso ai bandi europei da parte dei professionsiti». Giudizio sospeso, invece, sulla flat tax. «La sostanza c’è» ha sottolineato Carunchio, «ma agevola solo una parte del lavoro autonomo, penalizzando invece le aggregazioni tra professionisti, per esempio, le Stp». Altro tema caldo, l’equo compenso tornato agli onori della cronaca dopo il bando del Mef lo scorso 27 febbraio, che ha emanato un avviso pubblico di manifestazione di interesse per incarichi di consulenza a titolo gratuito. «Abbiamo apprezzato l’intervento del ministro Di Maio a sostegno del lavoro professionale e contro il famoso bando», ha affermato Carunchio «ma riteniamo che si stia creando una profonda asimmetria tra imprese private e pubblica amministrazione: dove le prime sono tenute al rispetto dell’equo compenso, mentre la P.A. continua a disattendere la legge di bilancio 2018 che ha introdotto la norma». L’intervento di Confprofessioni al tavolo tecnico si è concluso sulla crisi d’impresa. «Il decreto è stato partorito per tutelare le imprese e evitare problemi e burocrazia» ha detto Carunchio «ma le norme introdotte dalla Commissione Rordorf aggravano le responsabilità dei professionisti, che diventano così l’incudine di tutto il sistema».