Il MEF annuncia un intervento da 400 miliardi

Il “decreto liquidità” non è ancora pubblicato, ma prevede misure ‘poderose’ per le imprese italiane “Un intervento senza precedenti a sostegno del sistema produttivo italiano. Un vero e proprio bazooka di liquidità, con oltre 400 miliardi di garanzie che portano a più di 750 miliardi il credito mobilitato”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto
Il “decreto liquidità” non è ancora pubblicato, ma prevede misure ‘poderose’ per le imprese italiane

“Un intervento senza precedenti a sostegno del sistema produttivo italiano. Un vero e proprio bazooka di liquidità, con oltre 400 miliardi di garanzie che portano a più di 750 miliardi il credito mobilitato”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha commentato il decreto annunciato lunedì 6 aprile. 

 

Il cosiddetto “Decreto Liquidità”, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha come scopo aiutare le aziende, gli imprenditori e i lavoratori a superare le conseguenze economiche del Coronavirus e ripartire. 

 

Le misure adottate prevedono garanzie da parte dello Stato per 200 miliardi, concesse attraverso Sace – una società di Cassa Depositi e Prestiti – in favore di banche che effettuino finanziamenti alle imprese di ogni dimensione. 

 

Le imprese con meno di 5.000 dipendenti in Italia e un fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro ottengono una copertura pari al 90% dell’importo del finanziamento richiesto e per queste è prevista una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia. La copertura scende all’80% per imprese con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato fra 1,5 e 5 miliardi di euro e al 70% per le imprese con fatturato sopra i 5 miliardi. L’importo della garanzia non potrà superare il 25% del fatturato registrato nel 2019 o il doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda.

Per le Piccole e medie imprese, anche individuali o Partite Iva, sono riservati 30 miliardi e l’accesso alla garanzia rilasciata da Sace sarà subordinato alla condizione che le stesse abbiano esaurito la loro capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

 

Per il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI è stato disposto un ulteriore potenziamento. Sono infatti ammessi al Fondo Centrale di garanzia per le pmi con copertura al 100%, e senza procedura di valutazione da parte del medesimo, i nuovi finanziamenti di durata massima di 6 anni a favore di Pmi e piccoli professionisti, per un importo massimo di 25.000 euro e comunque non superiore al 25% dei ricavi del beneficiario; il rimborso del capitale non decorre prima di 18 mesi dall’erogazione del prestito. Il Fondo può ora concedere garanzie a titolo gratuito fino a un importo massimo di 5 milioni di euro anche alle imprese con numero di dipendenti inferiore a 499. La garanzia del fondo stesso è pari al 90% dell’importo.

 

Infine, per le imprese con ricavi fino a 3,2 milioni di euro, la garanzia concessa dal Fondo al 90% può essere cumulata con un’altra garanzia di un terzo soggetto, per ottenere prestiti con una garanzia del 100% su finanziamenti di importo massimo di 800.000 euro (e comunque non superiori al 25% dei ricavi del beneficiario).