Formazione privacy, nuove opportunità per gli studi

Dalla newsletter Fondoprofessioni – giugno 2018 “Le sinergie attivate dalla bilateralità di settore, in conseguenza di precise scelte strategiche delle Parti sociali, stanno portando ottimi risultati, in ambiti di fondamentale importanza per gli Studi professionali”, così ha esordito Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni. Infatti, sul modello di quanto già fatto da tempo in materia di
Dalla newsletter Fondoprofessioni – giugno 2018

“Le sinergie attivate dalla bilateralità di settore, in conseguenza di precise scelte strategiche delle Parti sociali, stanno portando ottimi risultati, in ambiti di fondamentale importanza per gli Studi professionali”, così ha esordito Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni.

Infatti, sul modello di quanto già fatto da tempo in materia di salute e sicurezza obbligatoria, le Parti sociali hanno deciso di affidare ad Ebipro, ente bilaterale di settore, il finanziamento della formazione in materia di privacy, destinata a coloro i quali applicano il CCNL Studi professionali.

Gli Studi, se aderenti a Ebipro e Cadiprof, potranno farsi rimborsare dall’Ente bilaterale il 60% del costo sostenuto per la formazione in materia di privacy. Ma c’è di più, come ha spiegato Valente: “Gli Studi che aderiscono all’intero sistema di bilateralità di settore, ossia anche a Fondoprofessioni, oltre che a Cadiprof ed Ebipro, ottengono un rimborso pari all’80% del costo sostenuto”.

In conseguenza delle sinergie attivate, i cataloghi formativi accreditati dal Fondo saranno automaticamente riconosciuti anche da Ebipro, per il finanziamento delle attività formative di propria competenza.

La richiesta di rimborso per la formazione in materia di privacy è molto semplice e deve essere inviata direttamente ad Ebipro. Nello specifico, sul sito www.ebipro.it è consultabile il “Regolamento per il rimborso delle spese sostenute per la formazione in materia di privacy”.

“Coloro i quali applicano il CCNL degli Studi professionali, sottoscritto da Confprofessioni, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, possono contare su una serie di servizi e prestazioni, garantiti dal sistema di welfare di comparto, per rispondere alle esigenze dei dipendenti e dei datori di lavoro”, così ha concluso Valente.