Fondi Ue, Tajani scrive a Delrio

Il vicepresidente della Commissione europea invita l’Italia a riconoscere il ruolo dei liberi professionisti per ammetterli ai finanziamenti comunitari “L’Italia sappia riconoscere il ruolo dei liberi professionisti nell’ambito degli accordi di partenariato per il periodo finanziario 2014-2020”. Firmato, Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea. È questo il succo del messaggio inviato il 16 aprile all’indirizzo
Il vicepresidente della Commissione europea invita l’Italia a riconoscere il ruolo dei liberi professionisti per ammetterli ai finanziamenti comunitari

“L’Italia sappia riconoscere il ruolo dei liberi professionisti nell’ambito degli accordi di partenariato per il periodo finanziario 2014-2020”. Firmato, Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea. È questo il succo del messaggio inviato il 16 aprile all’indirizzo del sottosegretario, Graziano Del Rio, per sottolineare l’impegno preso della Commissione davanti ai rappresentanti delle professioni (per l’Italia erano presenti Confproferssioni, Adepp e Cup) per sostenere l’attività dei liberi professionisti in Europa. Lo scorso 9 aprile, infatti, è stato presentato a Bruxelles il Piano d’azione che, oltre a presentare misure sulla semplificazione, l’accesso ai mercati e all’educazione all’imprenditorialità, consente ai liberi professionisti di accedere ai fondi Ue. Ma mentre a Bruxelles decollava il piano d’azione a favore dei liberi professionisti, a Roma il sottosegretario Delrio aveva convocato il Forum del Partenariato economico e sociale per definire le linee guida per la programmazione 2014/2020 dei finanziamenti comunitari. Ma all’incontro non sono stati invitati  Confprofessioni e le rappresentanze dei professionisti.

La lettera di Tajani è giunta sul tavolo di Delrio in concomitanza di un’intesa condizionata da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni sull’accordo di partenariato per l’impiego dei fondi comunitari 2014-2020. Nella sua missiva, il vicepresidente della Commissione europea ha sottolineato che i liberi professionisti sono a tutti gli effetti soggetti che possono beneficiare dei fondi strutturali e delle risorse previste nei programmi comunitari, per esempio Orizzonte 2020 e Cosme. Secondo il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella: si apre ora una fase delicatissima: “il confronto con le Regioni per definire i piani che possano sviluppare l’attività dei professionisti e l’occupazione”. Lo scorso 10 aprile, dal palco del convegno organizzato a Firenze dall’Associazione nazionale commercialisti, il presidente di Confprofessioni ha annunciato che il prossimo 7 maggio si terrà a Roma il vertice con gli assessori regionali competenti sulla gestione di flussi comunitari per definire le modalità operative che consentiranno ai professionisti italiani di accedere ai bandi regionali che gestiranno i finanziamenti comunitari nel ciclo di programmazione.