Fondi UE, sì con riserva alla posizione italiana

La confederazione delle libere professioni si è riservata di inviare al dipartimento delle Politiche di coesione alcune osservazioni che evidenzino i punti di forza e di debolezza della posizione italiana sul regolamento europeo Parere favorevole di Confprofessioni sulla posizione italiana relativa al regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle disposizioni comuni applicabili ai fondi
La confederazione delle libere professioni si è riservata di inviare al dipartimento delle Politiche di coesione alcune osservazioni che evidenzino i punti di forza e di debolezza della posizione italiana sul regolamento europeo

Parere favorevole di Confprofessioni sulla posizione italiana relativa al regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulle disposizioni comuni applicabili ai fondi europei strutturali.

Nella giornata di ieri, 23 ottobre, il dipartimento delle Politiche di coesione ha, infatti, espresso la propria posizione sulle indicazioni europee in merito alla programmazione 2021-2027, durante un incontro tenutosi a Palazzo Chigi.

 

La Confederazione italiana delle libere professioni si è dichiarata favorevole riservandosi, però, di inviare al dipartimento delle Politiche di coesione osservazioni dettagliate che mettano in luce i punti di forza e debolezza della posizione italiana.

 

Entrando nel dettaglio, Confprofessioni ha espresso una opinione positiva sulla proposta di regolamento che rafforza il partenariato e le funzioni dei comitati di sorveglianza, attribuendo a questi un ruolo più incisivo nella supervisione della performance dei programmi e nell’approvazione delle modifiche di questi.

Molto positivo il parere della Confederazione sulla necessità di inviare alla Commissione UE i dati statistici sull’esecuzione dei programmi operativi ogni due mesi. Questo garantirà che la verifica annuale della Commissione sull’andamento dei programmi di ciascuno Stato membro si basi su risultati più recenti.

Infine Confprofessioni raccomanda il collegamento delle politiche di coesione alle politiche anticorruzione, così come previsto dalla Corte dei Conti europea.