Fondi indiretti, in aumento gli investimenti nelle Pmi

La Commissione europea ha presentato un rapporto sull’utilizzo dei fondi indiretti (ESI) ossia quelli gestiti dalle autorità nazionali o regionali degli Stati membri. “I fondi ESI sono una fonte essenziale di investimento pubblico ed essendo centrati su priorità di primo piano e orientati ai risultati contribuiscono in modo significativo a conseguire gli obiettivi di crescita

La Commissione europea ha presentato un rapporto sull’utilizzo dei fondi indiretti (ESI) ossia quelli gestiti dalle autorità nazionali o regionali degli Stati membri. “I fondi ESI sono una fonte essenziale di investimento pubblico ed essendo centrati su priorità di primo piano e orientati ai risultati contribuiscono in modo significativo a conseguire gli obiettivi di crescita e occupazione dell’UE”, ha dichiarato il Vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen, responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.

I dati che emergono dal rapporto sono incoraggianti: negli ultimi mesi del 2016 si è assistito ad una forte accelerazione degli investimenti a favore delle piccole imprese soprattutto nella ricerca, banda larga ed efficienza energetica: settori prioritari nell’ambito della strategia dell’UE a favore della crescita e dell’occupazione. Alla fine del 2015 un milione di progetti erano stati finanziati dall’UE per un totale di quasi 60 miliardi di euro, cifra che in soli 9 mesi è praticamente raddoppiata.

La valutazione riguarda il periodo successivo al primo biennio, durante il quale gli Stati membri si sono concentrati sul rispetto delle disposizioni del quadro comune dei fondi introdotti dalla programmazione  2014-2020 per migliorare la qualità degli investimenti: la concentrazione tematica, nuove condizioni preliminari per gli investimenti, un maggiore orientamento ai risultati e l’adozione di meccanismi di misurazione della performance. Oltre ad una stima complessiva, sono stati anche predisposti dei piani di valutazione individuali, che offrono indicazioni specifiche sui risultati conseguiti dai singoli programmi, in linea con l’iniziativa “Un bilancio dell’UE incentrato sui risultati”. Inoltre la Commissione ha lanciato una nuova versione della “Piattaforma aperta di dati relativi alla coesione”, che prevede nuove sezioni contenenti informazioni aggiornate su obiettivi e performance dei fondi. Nonostante i buoni risultati finora conseguiti, per migliorare il trend di crescita dei progetti finanziati dall’UE, gli Stati membri devono accelerarne la selezione e l’attuazione, come affermato dalla Commissaria per la Politica regionale Corina Crețu.